Enorme svastica vicino al Monumento al deportato: la condanna di Anpi e Aned
E' accaduto nella notte al Parco Nord: sono state usate le assi in legno divelte da una staccionata
Una enorme svastica tracciata sul prato a ridosso del Monumento al deportato che si trova all'interno del Parco Nord. Gli ignoti entrati in azione nella notte tra ieri, sabato 18 febbraio 2023, e oggi, domenica, hanno usato delle assi di legno divelte da una staccionata che si trovava poco lontano.
La memoria delle deportazioni macchiata da una enorme svastica
A dare notizia dell'ennesimo vergognoso episodio ai danni dell'installazione che si trova a Sesto San Giovanni sono state l'Anpi e l'Aned. Associazioni che tengono viva la memoria delle atrocità nazifasciste e che hanno condannato quanto accaduto, alla luce anche di un altro atto vandalico avvenuto nei giorni scorsi, quando era stata rotta la teca di Dachau. Questa mattina a intervenire sul posto sono stati anche i Carabinieri della Compagnia di Sesto.
"Un ulteriore gravissimo oltraggio"
Un ulteriore gravissimo oltraggio alla memoria storica della nostra città: un'enorme svastica è stata disegnata con le assi divelte dalla staccionata e adagiata sul prato ben visibile. I familiari dei deportati e le associazioni Anpi e Aned condannano fermamente questo ennesimo atto vile e ignobile del nazifascismo. Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo grave atto e di impedirne il ripetersi.
Queste le dure e ferree parole usate dai due sodalizi, che hanno chiesto alle istituzioni e al mondo della politica di condannare questi atti che "non colpiscono solamente una storia e una comunità locale, ma minano il tessuto democratico della nostra società. Manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza e dalla Deportazione, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta costituzionale".
Le manifestazioni per ribadire il "no" al nazifascismo
Nei prossimi giorni Anpi e Aned organizzeranno delle manifestazioni all'ombra del monumento deturpato, "per ribadire il nostro 'no' al nazifascismo", hanno concluso.