Sessantatré richiedenti asilo stipati in quattro appartamenti E’ questa la situazione che è emersa nel corso del Consiglio comunale di mercoledì quando il sindaco Valeria Radaelli ha risposto a un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza «Impegno» che chiedeva, tra l’altro, quanti richiedenti asilo sono ospitati in un edificio di via Ceresoli.
I primi richiedenti asilo sono arrivati in città il 26 febbraio di quest’anno. Un primo gruppo era composto da 18 ragazzi, subito rimpinguato dall’arrivo di alcuni rifugiati ospitati a Madone in un’altra struttura che aveva portato il numero a 26. I numeri elencati dal sindaco rispondendo alla sua interrogazione, sulla situazione dei richiedenti asilo ospitati in città, hanno impressionato l’ex sindaco Cristiano Esposito.
«La situazione è peggio di quanto immaginassi - ha commentato l’ex borgomastro - Si sapeva del passaggio da 18 a 26 ma non che si fosse arrivati addirittura a 63. Credo che sia arrivato il momento di alzare la voce e di farsi sentire magari convocando un Consiglio comunale straordinario e poi inviare il tutto al Prefetto. Bisogna farsi sentire e dare voce anche a livello di media».
Intanto arrivano proteste anche per gli schiamazzi dovuti al ramadan, che si è concluso venerdì ma che ha creato parecchi problemi a coloro che abitano in zona.