Rinchiuse per due giorni un giovane in una cella frigorifera (rotta) per una questione di droga, i Carabinieri di Pioltello hanno arrestato il responsabile
Il colpevole si era rifugiato in Spagna per sottrarsi alla cattura, ma è stato individuato e rimandato in Italia
E' accusato di avere sequestrato e minacciato (con altri) in modo brutale un connazionale per una questione di droga. I Carabinieri della Compagnia di Pioltello nella giornata di giovedì 9 febbraio 2023 all'aeroporto di Milano Linate hanno tratto in arresto un cittadino marocchino del '95.
Brutale sequestro di persona
Tutto nasce dalla denuncia di un sequestro di persona a scopo di estorsione avvenuto a Pantigliate l'8 agosto 2021. La vittima era un altro marocchino del '98. Alle Forze dell'ordine aveva raccontato di essere stato accompagnato con l'inganno dal proprio coinquilino presso una cascina, dove ad attenderlo vi erano, il connazionale del '95 ora finito in manette, e due cittadini italiani.
Questi ultimi per ricevere informazioni in merito ad una partita di droga, lo avevano così legato, percosso, minacciato con un'arma da fuoco e, infine, rinchiuso in una cella frigorifera non funzionante. La vittima era riuscita a liberarsi solo dopo due giorni, quando poi ha chiesto aiuto alle Forze dell'Ordine.
L'arresto
Le manette sono scattate giovedì nello scalo di Segrate. Il marocchino è accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni aggravate. Era stato rintracciato nella regione della Murcia in Spagna il 28 novembre dalla Polizia spagnola in esecuzione di un Mandato di arresto europeo emesso dall'Autorità Giudiziaria italiana. Era atteso a Linate con il volo Iberia IB3250, proveniente da Madrid, scortato da personale del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
I due italiani erano già stati destinatari, lo scorso 10 agosto 2021, di fermo di indiziato di delitto per lo stesso procedimento.
Le indagini
L'attività investigativa, condotta dalla Sezione operativa del N.O.R. della Compagnia di Pioltello e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano VII Dipartimento, ha permesso di accertare le responsabilità dei soggetti coinvolti e localizzare il responsabile, nonostante per sfuggire alla cattura si fosse rifugiato in Spagna.