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Ambiente
Viale Lombardia a Trezzo sull'Adda va messa in sicurezza, al via l'abbattimento di 19 alberi
Ma non mancano le polemiche: l'ex assessore Italo Mazza ha lanciato un appello per salvare il tasso ultracentenario nel giardino del Municipio
Sono iniziati lunedì 23 gennaio 2023 i lavori di manutenzione di viale Lombardia a Trezzo sull'Adda. I lavori, oltre al rifacimento del manto stradale, prevedono anche il recupero delle piste ciclabili ai lati della carreggiata. L'Amministrazione guidata dal sindaco Silvana Centurelli ha approvato anche il taglio di 19 platani, che nei prossimi giorni saranno sostituiti con altrettanti carpini. Ma non mancano le polemiche.
Iniziati i lavori di manutenzione in viale Lombardia
Un intervento da oltre 280mila euro, di cui 100 mila finanziati da Regione Lombardia. Il cantiere riguarderà solamente i primi 150 metri della via, dalla rotonda di via Marconi fino a quella di via Mazzini; la tratta è stata chiusa e la viabilità dirottata su via Buozzi e via Minzoni.
Così il consigliere con delega al Verde pubblico Fabio Gritti:
È un intervento che andava eseguito per aumentare il livello di sicurezza sia stradale sia per la presenza di alberi, alcuni instabili e potenzialmente pericolosi per l’incolumità di passanti e automobilisti - ha spiegato - Ultimati i tagli inizieranno i lavori veri e propri. Oltre al rifacimento del manto stradale, è previsto anche il recupero su entrambi i lati della carreggiata delle piste ciclopedonali, separate dalla viabilità attraverso un cordolo. Il verde esistente sarà rinnovato con nuove aiuole, mentre le 19 alberature abbattute saranno sostituite da nuove piante più adatte al luogo.
L'ex assessore Italo Mazza: "Giù le mani dal tasso ultracentenario di Villa Appiani"
L'abbattimento degli alberi non è passato inosservato, tanto che l'ex assessore Italo Mazza ha attaccato l'Amministrazione, lanciando un appello alla cittadinanza:
Mi è giunta voce che c'è l'intenzione di abbattere anche il tasso ultracentenario nel giardino di Villa Appiani - ha detto - Spero non sia vero: questo grande patriarca del verde è da tutelare al pari di un'architettura di pregio. Anzi, di più, visto che è un essere vivente che appartiene alla cultura e alla storia trezzese.
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