Cinque anni dopo, su quello stesso binario si ricorda la tragedia ferroviaria di Pioltello
Nella stazione ferroviaria di Pioltello e Limito un momento di raccoglimento e ricordo in memoria di chi perse la vita cinque anni fa
Era il 25 gennaio 2018. Era ancora buio, il sole non era sorto, quando il treno regionale 10452 di Trenord proveniente da cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi terminò la sua corsa poche centinaia di metri oltre la stazione di Pioltello Limito, deragliando, uscendo dai binari e schiantandosi contro un palo.
La commemorazione della Tragedia di Pioltello
Oggi, mercoledì 25 gennaio 2023, cinque anni dopo quei fatti i sindaci della Martesana erano presenti su quello stesso binario per ricordare le tre donne vittime della tragedia. Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Maddalena Milanesi. Come già accaduto negli scorsi anni, l'Amministrazione ha voluto omaggiare il loro ricordo con una piccola cerimonia, con la posa di una corona di fiori proprio sul binario 1 e le parole di chi quel giorno ha vissuto in prima persona la tragedia attraverso i soccorsi.
Oltre ai sindaci, infatti, erano presenti i rappresentanti della associazioni di soccorso, in particolare la Protezione Civile, il Gruppo Alpini e l'Associazione nazionale Carabinieri in congedo. Realtà che hanno cercato di aiutare le Forze dell'ordine, Carabinieri e Polizia Ferroviaria, i Vigili del Fuoco e gli operatori del 118 che erano intervenuti per prestare aiuto agli oltre 100 feriti.
Le testimonianze
Tra coloro che hanno preso la parola, intenso è stato il ricordo del presidente della Croce Verde di Pioltello, Adalgisa Carminati, associazione che tra i primi è arrivata sul posto con il personale dell'ambulanza allertato dalla Centrale operativa di Areu. Associazione che ha saputo richiamare tutte le sue forze disponibili, dipendenti e volontari, per rispondere presente di fronte alla situazione straordinaria.
Discorso simile anche per il coordinatore della Protezione civile cittadina Claudio Dotti, che insieme alle Tute gialle di Segrate si è occupato della logistica dei feriti lievi, approntando un campo d'emergenza all'interno della palestra di Limito e negli spazi dell'oratorio.
L'aspetto umano,, invece, è stato trattato dal parroco di Limito don Marco Taglioretti che ha raccontato il dolore, la confusione e lo smarrimento dei passeggeri che in quel terribile incidente "hanno perso dei compagni di viaggio".
La responsabilità nell'errore
A prendere parola prima di tutti, però, è stata la sindaca Ivonne Cosciotti, padrone di casa. Anche per lei evidente era la commozione, tanto che ha avuto bisogno dell'ausilio scritto del suo discorso per non perdersi trasportata dalle emozioni. Lei che quel giorno non era presente, ma che ha vissuto l'ansia e l'angoscia attraverso le telefonate senza sosta di Forze dell'ordine, Prefettura, Città metropolitana e Regione Lombardia.
Nel suo discorso, oltre a ringraziare i soccorritori per il lavoro fatto, ha dedicato un pensiero anche alle altre "vittime" della tragedia, ossia il personale di Ferrovie dello Stato che adesso si trova a processo per rispondere dell'incidente avvenuto cinque anni fa.
La mia solidarietà va anche a coloro che vivono con la consapevolezza di aver lavorato male, di non aver compiuto il proprio dovere, di essere responsabili di quanto accaduto.
ha detto in conclusione del suo intervento.