In attesa del giudice

Mensa scolastica a Cassano d'Adda, il ricorso al Tar blocca tutto

Prorogata l'attuale gestione. Nominato l'avvocato che difenderà il Comune

Mensa scolastica a Cassano d'Adda, il ricorso al Tar blocca tutto
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Contestata la consegna d’urgenza del servizio di ristorazione scolastica da parte dell'Amministrazione di Cassano d'Adda a favore della società Vivenda. L'attuale gestore ha presentato ricorso al Tar.

Ricorso al Tar sulla consegna d'urgenza del servizio di ristorazione a Cassano d'Adda

La società Elior ristorazione ha presentato ricorso il 22 dicembre 2022 contro la consegna d’urgenza del servizio di ristorazione scolastica da parte dell'Amministrazione alla Vivenda Spa. Così il Comune è stato costretto a tornare sui propri passi e a prorogare il contratto all'attuale gestore finché il giudice non deciderà se la procedura di assegnazione era corretta.

Questi i fatti: con la determinazione numero 756 del 27 ottobre 2022 il responsabile della Centrale unica di committenza ha formulato la proposta di aggiudicazione del servizio di ristorazione scolastica, nella seduta pubblica del 25 ottobre 2022, a favore dell’operatore economico Vivenda Spa, con sede legale a Roma, che ha proposto il prezzo unitario per il singolo pasto a 5,14 euro e un'offerta economica complessiva di 6.044.640,00 di euro.

Il 20 dicembre 2022 il Comune ha approvato la consegna d’urgenza della gestione della mensa "in ragione dell’esigenza di applicare a favore delle famiglie fruitrici del servizio il nuovo costo offerto in sede di gara pari a 5,14 euro + Iva al 4% che risulta più vantaggioso rispetto all’attuale costo di 5,42 + Iva al 4% e in ragione dell’opportunità di effettuare il passaggio di consegna del servizio durante i giorni di sospensione delle attività educative e didattiche allo scopo di non creare disfunzioni e disagi ai fruitori", si legge nella determina.

La Elior ristorazione, attuale gestore del servizio, ha però presentato ricorso al Tar due giorni dopo contro il Comune di Cassano d’Adda e la proposta di aggiudicazione. Visto che la controversia è stata avviata e le criticità legate a un cambio di gestione che potrebbe essere revocato con provvedimento del giudice amministrativo, gli uffici hanno revocato la determina con cui era stata approvata la consegna d'urgenza prorogando l’attuale contratto con Elior dall'1 gennaio 2023 al 30 giugno.

Il 27 dicembre 2022 la Giunta ha deliberato la necessità di costituirsi in giudizio al fine di resistere all’azione legale nominando per la difesa in giudizio un avvocato esperto nel settore.

Il costo del buono pasto

Nel frattempo, sul sito Internet istituzionale, è stato pubblicato un avviso alle famiglie:

Il costo pasto subirà una riduzione rispetto all'attuale e sarà pari e 5,34 euro. Conseguentemente anche il costo in base alla fascia Isee di appartenenza sarà ridotto: da 0 a 6mila euro sarà di 2,20 euro, fino a 12mila di 3,85, sino a 18mila euro di 5,05 e oltre questa cifra di 5,34.

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