La magia del Natale con i bambini: le risposte alle domande su Babbo Natale, le renne e gli Elfi

La magia del Natale con i bambini: le risposte alle domande su Babbo Natale, le renne e gli Elfi
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Ci stiamo avvicinando al giorno di Natale, siamo ormai catapultati nell’atmosfera natalizia, ce lo dicono le strade, le vetrine, i panettoni, le luci ma soprattutto… i BAMBINI! Con i loro desideri, con la loro naturalezza e semplicità fatta di sogni, aspettano trepidanti il giorno di Natale come uno dei giorni più importanti dell’anno.

Se pensiamo ai bambini ci vengono anche in mente domande a volte improvvise e un po’ “scomode” a cui i genitori devono essere pronti a rispondere. E allora… siete pronti? 

Cosa rispondiamo se… il nostro bambino ci chiede…

Dove vive Babbo Natale?

La casa di Babbo Natale si trova a Rovaniemi, in Finlandia sul Circolo Polare Artico. 

Nella sua casa Babbo Natale legge le letterine che arrivano da ogni parte del mondo. Nel suo studio c’è una grossa poltrona, una scrivania in legno di faggio, una penna di piuma magica che gli serve per scrivere la lunga lista dei regali e dei desideri espressi da tutti i bambini oltre alla lista di meriti e demeriti. 

Quante sono le renne di Babbo Natale?

Le renne di Babbo Natale sono 9. I loro nomi sono: Ballerina, Freccia, Donnola, Fulmine, Salterello, Donato, Cometa, Cupido e Rudolf. Rudolf, la renna dal naso rosso, è la prima di tutte e illumina la strada a Babbo Natale. Le renne sono velocissime e molto allenate, infatti il loro allenamento dura tutto l’anno. Si allenano ad atterrare sui tetti e a fare quel salto importantissimo che serve per far partire la slitta. 

Chi sono gli Elfi?

Gli Elfi sono gli aiutanti ufficiali di Babbo Natale. Vanno a scuola e sono molto colti. Ognuno di loro ha un compito preciso all’interno del villaggio: c’è chi si occupa delle renne, chi lavora nel laboratorio di giocattoli, chi nell’ufficio postale, chi nelle cucine… Sono molto impegnati, grandi lavoratori, molto simpatici ma… anche molto dispettosi! Ne combinano di tutti i colori! Gli piace scherzare e giocare in ogni momento ma sono sempre attenti a ciò che Babbo Natale gli dice. 

Come è fatta la slitta di Babbo Natale e come fa a volare?

La slitta di Babbo Natale è verde e rifinita d’oro. Gli Elfi che se ne prendono cura la preparano in ogni minimo dettaglio per essere pronta per il viaggio della magica notte di Natale. La slitta ha molte caratteristiche speciali; ad esempio, ci sono le campanelle appese ai finimenti delle renne che Babbo Natale fa tacere semplicemente dicendo “Ssshhh” così che non facciano rumore al momento dell’atterraggio. C’è anche uno scaldavivande e un frigorifero che servono per tenere caldi i cibi per lui e per le renne e nel frigorifero si trovano fresche bevande per quando sorvolano i paesi più caldi e il deserto.  I due oggetti più interessanti sono il globo di posizionamento e il cronometro. Il globo di posizionamento è una riproduzione in scala della terra e permette a Babbo Natale di capire dove si trova e dove è diretto e agli Elfi di aiutarlo nella rotta oppure avvisarlo delle intemperie. Il cronometro a bolla fa si che la slitta venga avvolta da una bolla magica che gli permette di essere invisibile e di fermare il tempo dove passa. Come fa a volare? Con la magia della polvere delle fate!

Come fa Babbo Natale a consegnare tutti i regali in una sola notte?

La sera del 24 dicembre, Babbo Natale e gli Elfi caricano la slitta con il sacco magico dei doni. Babbo Natale gira tutto il mondo in una sola notte, si dice che appena le renne spiccano il volo il tempo si ferma dove passa la slitta e grazie ai vari fusi orari e un tocco di magia il viaggio riesce ad essere sempre concluso prima che nei vari continenti e città arrivi l’alba. 

Per prima cosa, sorvola il mar Glaciale Artico in direzione sud e prosegue fino al raggiungere l’Oceano Pacifico, dove visita l’Australia e la Nuova Zelanda. Il suo lavoro inizia qui perché questo è il luogo in cui nasce il nuovo giorno e quindi dove il giorno di Natale inizia per primo. 

Da qui Babbo Natale, segue una rotta a zigzag da nord a sud e poi da sud a nord, muovendosi rapidamente verso ovest e giungendo ovunque prima dell’alba. 

Come fa Babbo Natale ad entrare in casa? 

Attraverso un camino magico. Una volta atterrato sul tetto, scende dal camino e in ogni casa fa apparire un’entrata segreta, che gli permette l’entrata e l’uscita. 

La mia letterina sarà arrivata?

Ma certo! All’Ufficio Postale di Rovaniemi, arrivano tutte le letterine di tutti i bambini del mondo. Gli Elfi le raccolgono e le ordinano per nazione e città in modo che i regali decisi da Babbo Natale per ogni bambino possano essere caricati sulla slitta nel giusto ordine di consegna. Dovete sapere che, nell’ufficio postale di Babbo Natale, risiede anche il magico scatolone dei ciucci e quello dei disegni e regalini che i bambini inviano ogni anno. Babbo Natale poi li raccoglie tutti per portarli nella propria casa.

Mamma, papà, Babbo Natale esiste oppure no? 

Per i genitori questa è la domanda più temuta. Dire o no la verità? Quando è il momento giusto?

Per i bambini, fino circa ai 6 anni, il modo di vedere la realtà è caratterizzato dal “pensiero magico”: ciò che per noi adulti può essere assurdo è per loro coerente e accettabile, e non va ad intaccare la loro capacità di giudizio per il semplice fatto che sono in una fase in cui il pensiero razionale non è ancora completamente sviluppato.

A mio parere, è opportuno lasciare che i bambini scoprano da soli e senza fretta la verità. Di solito la scoperta avviene attorno ai 6-7 anni. Se, attorno a questa età, i bambini cominciano a farvi domande, molto probabilmente hanno già grossi dubbi e hanno capito come stanno le cose. In questi casi, confermate pure le loro intuizioni: forse ci rimarranno un po’ male all’inizio, ma globalmente reagiranno con tranquillità. Inoltre, vi perdoneranno facilmente per aver sostenuto una bugia in nome di una giusta causa (i regali!). Se le domande dei bambini vi sembrano più richieste di rassicurazione, potete dire che Babbo Natale si fa aiutare dai genitori. Questa risposta li avvicinerà alla scoperta della verità che, comunque, non tarderà ad arrivare. Infine, se non vi fanno domande, aspettate i loro tempi.

Se il bambino è molto piccolo, ha sentito dire che Babbo Natale non esiste e ci è rimasto male, potete rassicurarlo. Ad esempio, potete dirgli che alcune persone non credono a Babbo Natale, ma voi sì. Avrà tutto il tempo per scoprirlo in seguito. Se il bambino è eccessivamente grande (attorno ai 9 anni) e ancora continua a difendere il mito di Babbo Natale rischiando di incorrere nello scherno dei coetanei, occorre parlare con lui. Spiegategli con delicatezza che non è possibile che le persone volino a bordo di una slitta con delle renne magiche e che, comunque, anche voi da bambini avete creduto a questa bellissima storia per molto tempo. In tutti i casi, a scoperta avvenuta, non dimenticate di dire ai vostri figli di non rivelare nulla agli altri bambini e fategli presente che sono custodi di un importante segreto. Ne saranno onorati.

Normalmente i bambini scoprono che Babbo Natale non esiste da qualcun altro, magari da un amico più grande o da un fratello maggiore. Tuttavia, anche se solitamente non spetta ai genitori svelare la verità bisogna comunque essere preparati per affrontare le domande dei bambini e le loro reazioni dopo che la verità è stata svelata. 

L'importante è osservare il bambino e capire cosa ne pensa. Se mostra di avere ancora dei dubbi si può sempre salvare la possibilità di crederci ancora, magari chiedendogli "tu cosa ne pensi" e in base alla sua risposta capire se ha voglia di confrontarsi con la realtà oppure no. Insomma, mantenere una bugia ma per una giusta causa. Intorno ai sette anni i bambini cominciano a porsi interrogativi più seri, è l'età della ragione.

Ma… per grandi e piccini la magia del Natale esiste per sempre. 

E come lo stesso Babbo Natale disse al bambino solitario che non sentiva più lo spirito del Natale nel famoso film “The Polar Express”

IL VERO SPIRITO DEL NATALE ALBERGA NEL TUO CUORE

Carissimi mamme e papà, recuperiamo questo spirito e trasmettiamolo ai nostri bambini così che anche loro possano coltivarlo e un giorno tramandarlo.

Buon Natale a tutti! 

Dott.ssa Erika Consonni – psicopedagogista Centro Il Girasole Milano e Cologno Monzese

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