Il tradizionale Presepe vivente ha animato Cascina Casale a Cassina
Ventiquattresima edizione per l'immancabile appuntamento, al termine della rappresentazione la sindaca ha consegnato anche la benemerenza civica dell'Apedora.
Cambio di cornice quest'anno per il tradizionale Presepe vivente di Cassina de'Pecchi.
Cascina Casale si trasforma in Betlemme
Cassina de'Pecchi Presepe vivente 24esima edizione a Cascina Casale
Grande partecipazione ieri pomeriggio, domenica 18 dicembre, al tradizionale appuntamento con il Presepe vivente di Cassina.
Il corteo dei figuranti è partito dall'oratorio ed è arrivato a Cascina Casale, dove è stato allestita l'ambientazione tipica dell'epoca in cui nacque Gesù.
La 24esima edizione dal tema "E se Betlemme fosse qui" è stata un successo:
"Siamo contenti perchè è un momento molto sentito dalla cittadinanza, si respira la magia del Natale - ha spiegato l'assessora alla Cultura Lucia Marino, tra le ideatrici e organizzatrici della manifestazione - Ringraziamo i figuranti che hanno messo in scena il racconto della Natività calandosi nei panni dei pastori, angeli, Re Magi, Erode e tanti altri; un grazie di cuore va naturalmente a tutte le persone che hanno organizzato e alle associazioni per il nostro supporto prezioso".
Benemerenze, due menzioni e una Apedora
Cassina de'Pecchi consegna benemerenze a Cesare Canzi
Cassina de'Pecchi Menzione d'onore per Paola Bassarov
Cassina de'Pecchi Menzione d'onore per Cristina Melideo
Al termine della sacra rappresentazione ha preso la parola la sindaca Elisa Balconi che ha spiegato come quest'anno per scegliere a chi consegnare il prestigioso riconoscimento dell'Apedora siano stati i cittadini attraverso una votazione.
A ricevere il premio è stato Cesare Canzi, volto noto in paese perchè da parecchi anni attivo nella società: il 63enne di Sant'Agata, infatti, è tra i più attivi ad esempio nell'organizzare la musica e i fuochi pirotecnici durante la tradizionale festa di San Fermo.
Menzioni anche per Cristina Melideo, docente da circa dodici anni della scuola di italiano per stranieri promossa dalla cooperativa La Speranza in via Roma, e Paola Bassarov che da 36 anni si impegna quotidianamente come responsabile della Caritas.