Salute e benessere

L’osteopatia alleata per innescare preziosi processi di autoguarigione

Intervista a Selene Gaviraghi al servizio dei pazienti al Centro Medico Polispecialistico di Pozzuolo Martesana

L’osteopatia alleata per innescare preziosi processi di autoguarigione
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Basta una parola: autoguarigione. Ovvero indurre il nostro organismo a contattare le risorse che ha già da sempre in sé per guarire. Questo è l’obiettivo dell’osteopatia, disciplina di cura che vanta ormai oltre un secolo di vita, ma che è stata riconosciuta come sanitaria soltanto nel 2018.
Ne parliamo con Selene Gaviraghi, osteopata al Centro Medico Polispecialistico di Pozzuolo Martesana.

Osteopatia e autoguarigione

«Il corpo umano ha al suo interno la capacità di guarire. Se questa capacità viene riconosciuta e normalizzata, si può sia prevenire che curare la malattia”, affermava Andrew Taylor Still, colui che fondò l’osteopatia in America alla fine dell’800 - ricorda la dottoressa Gaviraghi – L’osteopatia ha un approccio manuale olistico, che mette il focus sul paziente come persona e non come somma di sintomi».

Quali sono i principi fondamentali dell’osteopatia?

«Secondo il suo fondatore, un corpo libero da impedimenti, siano essi muscolari, articolari, vascolari o nervosi, sarà un corpo in salute e in grado di autoguarirsi e autoregolarsi. L’obiettivo dell’osteopatia è quindi la ricerca della salute, ottimizzando la relazione tra struttura e funzione, eliminando quelle che sono le disfunzioni che alterano l’equilibrio dei sistemi corporei».

Come si svolge la seduta osteopatica?

«L’osteopata non cerca soltanto di alleviare direttamente il sintomo ma va a indagare, mediante l’anamnesi osteopatica e valutazioni palpatorie, ciò che ne sta all’origine. Quindi il modello di valutazione tipico prende in considerazione l’aspetto viscerale, che riguarda le disfunzioni a livello di organi e visceri, prima che queste diventino patologia, l’aspetto vascolare e nervoso, l’aspetto cranio sacrale e l’aspetto fasciale, che vede tutto il sistema come interconnesso da fasce. Nel corso della visita si esegue una approfondita anamnesi del paziente e tutti i test ortopedici e osteopatici volti a stabilire la natura del problema presentato dal paziente. La durata della seduta varia a seconda delle situazioni riscontrate. La cadenza delle terapie viene stabilita in relazione allo stato di benessere raggiunto dal paziente».

Quando rivolgersi all’osteopata?

«Molteplici sono le indicazioni: problemi cervicali, lombalgie, sciatalgie, nevralgie, cefalee, vertigini, artrosi, dolori causati da traumi, disturbi viscerali come l’ernia iatale, la costipazione o disturbi urogenitali, e poi ancora in caso di dolore pelvico cronico, come l’endometriosi, la vulvodinia e la nevralgia del pudendo, disturbi dell’articolazione temporo mandibolare come il serraggio, il bruxismo o la mal occlusione, oppure alterazioni posturali o anche squilibri di natura diversa, come l’insonnia, lo stress e l’ansia. L’osteopatia è indicata anche per i bambini, fin dall’età neonatale in caso di coliche, scoliosi e per l’ortodonzia».

L’osteopatia quindi è d’aiuto anche nella conservazione del buono stato di salute…

«Certamente. L’osteopatia è una professione importante nella gestione del paziente, da non prendere in considerazione solo nel momento dell’acutizzazione del sintomo, ma come possibilità di prevenzione, di equilibrio psico fisico e mantenimento dell’omeostasi».

Quali sono i pazienti tipo dell’osteopata?

«L’osteopatia è rivolta a ogni individuo, dal neonato ai grandi anziani, dallo sportivo alle persone con una vita più sedentaria, fino alle donne in gravidanza e perché no…anche agli amici animali».

Quali sono le problematiche più frequenti che ha riscontrato?

«Le problematiche del tratto cervicale, le cervicalgie, dovute a problematiche posturali, come la posizione al computer o di mal occlusione, oppure vertigini, lombalgie di varia natura, dovute a ernie o problematiche acute, come il colpo della strega, o a problematiche viscerali, ma anche in ambito sportivo quando per esempio una problematica posturale compromette il gesto atletico… Le casistiche sono davvero varie in quanto l’osteopatia ha molte applicazioni».

L’osteopatia oggi è richiesta anche all’interno di un approccio multisciplinare, come quello che caratterizza il Centro Medico Polispecialistico.

«Da quando finalmente con la legge 3/2018 l’osteopatia è stata riconosciuta come professione sanitaria adeguandosi agli standard europei, è possibile a tutti gli effetti la collaborazione degli osteopati in equipe multidisciplinari con professionisti della terapia, della riabilitazione e della prevenzione».

Che differenza c’è fra il fisioterapista e l’osteopata?

«Il fisioterapista si occupa della riabilitazione in ambito motorio, neurologico o sportivo, l’osteopata invece opera nell’ambito della cura e della prevenzione con un approccio differente: mentre il fisioterapista cura il sintomo, l’osteopata va alla ricerca della causa che l’ha scatenato».

Che consigli può dare ai nostri lettori?

«Non attendere di arrivare a situazioni acute, ma rivolgersi all’osteopata appena si avvertono tensioni. In ogni caso un controllo una volta al mese non guasta. E poi adottare uno stile di vita sano curando l’alimentazione e l’adeguata idratazione, la pratica abituale del movimento e l’attenzione a sé».

 

Per informazioni e appuntamenti con Selene Gaviraghi è sufficiente contattare il Centro Medico Polispecialistico di Pozzuolo Martesana.

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