La bambina disabile può restare all'asilo solo per tre ore, scatta la petizione online
Beatrice è una bambina di tre anni. Vive a Bussero e ha una malattia genetica rara. Le sue due mamme lavorano, ma la piccola può frequentare l'asilo solo per tre ore al giorno.
Beatrice è una bambina di 3 anni che vive a Bussero con le sue due mamme Katya Caterino e Marina Mollica. La piccola è affetta da una sindrome genetica rara e un ritardo psicomotorio importante. Quest’anno ha iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia, anche se per non più di tre ore.
Una petizione per restare a scuola
La scuola ci ha detto che per problemi di personale Beatrice non può frequentare per più di tre ore al giorno. Per rimanere anche dopo le 13.30, avrebbe bisogno di qualcuno che la cambi e le dia da mangiare, ma al momento non hanno trovato nessuno.
Questo il racconto di Katya, una delle due mamme, che ha quindi deciso di condividere la sua storia online con una petizione su change.org
Beatrice, dopo 2 mesi dall' inizio della scuola, è solo da qualche giorno che fa tre ore. Beatrice non avrebbe alcun problema a frequentare il tempo pieno, non ha problematiche fisiche che le impediscono che ciò avvenga eppure frequenta ad oggi solo 3 ore su 7 che potrebbe frequentare.Beatrice, nonostante abbia 2 insegnanti di sostegno e 1 educatore non viene ammessa a scuola per più ore perché nessuno le può dare mangiare e nessuno le può cambiare il pannolino nel pomeriggio. Questa é la scuola della vergogna!
Difficoltà anche per le mamme
Così ogni giorno Katya e Marina devono lasciare il proprio posto di lavoro (una fa l’insegnante, l’altra l’educatrice) chiedendo dei permessi, una situazione che non potrà durare ancora a lungo perché le ore libere a disposizione presto finiranno.
Da qui l’idea di lanciare una petizione per sensibilizzare la comunità. “Ad aprile avevamo avuto un colloquio con la scuola per spiegare la situazione”, ha proseguito Kaya Caterino. Beatrice, però, ad oggi può solo frequentare fino alle 13.
Massima collaborazione dalle istituzioni
Come per ogni bambino, spiegano dalla scuola, l’inserimento a tempo pieno è un processo graduale, la cui lunghezza varia in base alle necessità del singolo scolaro. Per Beatrice, con le sue esigenze e le sue fragilità, i passi da compiere non sono pochi ma tutti lavorano verso l’obiettivo.
Il Comune ha messo in campo tutte le risorse economiche necessarie, prevedendo anche incrementi dei fondi a disposizione là dove necessario. Dal canto suo la scuola dell’infanzia ha cercato di andare incontro alle esigenze della famiglia. Entro metà novembre, infatti, salvo imprevisti Beatrice potrà pranzare a scuola grazie all’arrivo di un operatore con la qualifica Asa per il pasto. Per permettere alla bimba di frequentare la scuola dell'infanzia fino al pomeriggio, però, restano ancora molti passi da compiere. Una situazione delicata che richiederà ancora diversi incontri per arrivare a una soluzione.