Via libera del Consiglio alla rinascita della fabbrica di Crespi
A Capriate San Gervasio non sono però mancate scintille. Le opposizioni: "Votiamo a favore, ma non tappateci la bocca".

Il Consiglio comunale di Capriate San Gervasio ha dato il via libera ieri sera, venerdì 14 ottobre 2022, alla rinascita della fabbrica di Crespi. Ma non sono però mancate scintille dai banchi dell'opposizione.
Il via libera alla riqualificazione della fabbrica
La maggioranza ha tirato dritto per la sua strada e la ratifica dell'accordo di programma per Crespi è passata all'esame del Consiglio comunale. Bocciata infatti una mozione presentata dal gruppo di minoranza che, dopo aver ritirato un precedente documento in cui chiedeva di stralciare il punto all'ordine del giorno sulla fabbrica, aveva chiesto di organizzare un'assemblea pubblica sull'argomento e poi, subito dopo, convocare un Consiglio per ratificare l'accordo.
"Abbiamo preso degli impegni - ha spiegato il vicesindaco Cristiano Esposito - E l'accordo deve essere ratificato. Anche perché non si può modificare nemmeno una virgola dell'Adp".
"Ma non tappateci la bocca"
Dal canto suo la consigliera di minoranza Alice Arnoldi ha criticato la scelta della maggioranza. "Voteremo favorevolmente all'accordo - ha osservato - Ma vi chiediamo di non chiuderci la bocca a priori".
Cosa prevede l'accordo di programma
Esposito ha poi illustrato il lungo intervento che ha portato all'accordo di programma. Un iter iniziato nei suoi prodromi addirittura nel 2005. "Questo è uno dei Consigli comunali più importanti degli ultimi 15 anni", ha osservato Esposito. La riqualificazione della fabbrica, programmata su dieci anni, comporterà per il 50% a una destinazione terziario-direzionale. Collegati alla riqualificazione la sistemazione di via Crespi, la realizzazione di una rotatoria tra via Vittorio Veneto e via XXV aprile e la realizzazione di parcheggi remoti.
"La cultura partecipativa questa sera ci è stata rigettata - ha osservato il leader dell'opposizione Carlo Arnoldi - Potremo fare una domanda per ognuna delle 1.760 pagine dell'accordo, ma abbiano deciso diversamente. Noi voteremo a favore e in seguito vi manderemo delle proposte come quella di una Commissione permanente. Manderemo quindi una serie di osservazioni, preoccupazioni e proposte che non andranno a modificare l'accordo di programma".
Una voce fuori dal coro
Il consigliere di minoranza Alfredo Pozzi ha espresso la volontà di astenersi in dissenso con il suo gruppo. "Questo one man show di Esposito mi spaventa, la mia sensibilità è diversa", ho osservato. Alla fine la delibera è stata approvata col voto favorevole della maggioranza e di Carlo Arnoldi e Alice Arnoldi. Pozzi, invece, si è astenuto.