Pubblicità atei e agnostici Uaar fa 7 domande ad Atm
L'Uaar passa al contrattacco.
Continua a far discutere la questione pubblicità atei e agnostici, dopo il divieto di pubblicazione di Atm.
Pubblicità atei e agnostici: Uaar fa 7 domande ad Atm
Alessandra Stevan, coordinatrice del circolo Uaar di Milano, ha proposto sette domande ad Atm. In attesa di risposta. Qui sotto i quesiti.
In un suo comunicato* ATM si limita a dire che sta applicando un regolamento. Dal comunicato ATM, da quanto dichiarato dall'agenzia pubblicitaria IGPDecaux** e da risposte di ATM apparse sulla stampa*** ci sorgono queste domande:
ATM ha un regolamento. Chi e quando l’ha approvato? dove è consultabile? L’amministrazione comunale ne è a conoscenza?
ATM avrebbe “organi” preposti al controllo del contenuto dei messaggi pubblicitari. Quali organi? chi vi partecipa?
Visti gli argomenti che tratta l’UAAR sarebbe per sua natura da tenere sotto controllo. Esiste in ATM una lista delle associazioni “problematiche”? Quali sarebbero?
La distinzione tra evento e contenuto dell’evento è molto capziosa. La “santa messa” del Papa sarebbe solo un evento, quindi se l’UAAR avesse propagandato nel suo manifesto un incontro, poniamo, al Parco Lambro, sarebbe stato accettato?
ATM distingue tra manifesti in movimento (vietati) e manifesti statici (permessi, ma nel caso comunque non disponibili). Qual è il senso di questa distinzione? perché un messaggio sarebbe più o meno problematico in relazione al movimento?
In altre città i manifesti sono stati accettati sui mezzi pubblici. Quali sarebbero le specificità milanesi che giustificherebbero questi divieti per ATM?
Soprattutto, ATM dispone di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana? (nel caso potremmo fornirgliela noi).