La storica statua sul ponte verrà finalmente restaurata
Grazie alla collaborazione dell'Amministrazione comunale di Cassano d'Adda e del Gruppo guide.
Il progetto sarà presentato alla cittadinanza di Cassano d'Adda dopo che avrà ottenuto il via libera della Soprintendenza.
La statua di San Giovanni a Cassano d'Adda tornerà agli antichi splendori
Da tempo diverse realtà e singoli cittadini hanno sottolineato l’urgenza di intervenire per salvare lo storico bene, e finalmente l’Amministrazione di Cassano d'Adda e il Gruppo guide hanno trovato la soluzione. La loro collaborazione porterà a breve a dar nuova luce all’opera, posizionata nel 1750 a protezione dei viandanti e che da allora ha subìto tre incidenti: nel 1900 la colpì un tram, si spaccò e finì in acqua. In altre due occasioni, nel 1984 e nel 1999, due veicoli la fecero cadere dal basamento. In tutti i casi, però, miracolosamente nessuno rimase ferito.
Il commento dell'assessore
"Il restauro di quest'opera consente di valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale e allo stesso tempo permette di restituire ai cassanesi una parte della storia della città - ha commentato l’assessore alla Cultura Antonio Capece - L'obiettivo, inoltre, è anche quello di portare il turismo a Cassano, che ha davvero molto da offrire. L'idea di iniziare dal restauro del San Giovanni arriva soprattutto grazie al contributo del Gruppo guide che in questi anni si è impegnato sul territorio attraverso iniziative e progetti volti a raccogliere fondi per finanziare l’intervento. Un gesto sicuramente ammirevole da tenere in considerazione. Una parte sarà comunque finanziata dal Comune attraverso lo stanziamento di una piccola somma derivante dagli oneri di urbanizzazione".
La storia del Santo
Giovanni Nepomuceno, ovvero di Nepomuk era vescovo di Praga e confessore dell'imperatrice Giovanna di Baviera, donna religiosa e pia. Vincislao VI re di Boemia, suo consorte, era un uomo sospettoso, tanto da trascinarlo sul ponte Carlo, a Praga, per farsi dire se lei lo tradiva. Nepomuceno, confessore della regina, non cedette alle minacce, fu buttato giù dal ponte della Moldava e vi annegò, per ricomparire in riva il giorno dopo, il 16 maggio del 1383, in un insolito bagliore. Venne trasportato alla vicina chiesa di Santa Croce e venerato dai fedeli in lacrime, accorsi a baciare i suoi piedi. A causa del martirio subito, viene talvolta raffigurato con il dito indice sulla bocca, tipico gesto di chi intende che un segreto debba restare tale. Fu proclamato Santo contro le inondazioni nel 1729. Anche la benemerenza assegnata dalla Pro Loco, il San Giovannino d’oro, richiama questa importante figura.
A breve cominceranno i lavori
Il settore Lavori pubblici ha già determinato l’installazione di un ponteggio per consentire il restauro in tempi brevi.
"La statua è composta di ceppo dell’Adda, un conglomerato naturale costituito dai depositi fluviali pleistocenici litificati - ha spiegato il vicepresidente del Gruppo guide Piera De Maestri che sta seguendo il progetto culturale - Il restauro riguarda anche il basamento e la sistemazione della zona circostante per creare un’area di riguardo e una protezione dell’opera, per evitare altri possibili incidenti. Attualmente ci sono muschi e licheni che causano la disgregazione del materiale lapideo e la superficie ha riportato danni a causa degli eventi atmosferici e dell’inquinamento. Inoltre, andranno sistemate le ricostruzioni cementizie avvenute nel tempo per dare un’uniformità generale. Siamo in attesa che la Soprintendenza delle belle arti approvi il progetto, che sarà poi presentato alla cittadinanza illustrando le fasi dei lavori. Speriamo di poter cominciare a fine ottobre o inizio novembre. L’intervento durerà meno di due mesi così, se non ci saranno intoppi, potremo iniziare il 2023 con la statua e l’area circostante sistemate".
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 6 agosto 2022.