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Centro Medico Polispecialistico: quando serve c’è anche il medico specialista in chirurgia maxillo-facciale

Centro Medico Polispecialistico: quando serve c’è anche il medico specialista in chirurgia maxillo-facciale
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Estrazioni di denti inclusi complesse, incrementi ossei mascellari, cisti mandibolari: seppure classificati minori, sono interventi chirurgici a tutti gli effetti e richiedono la competenza di un operatore altamente specializzato, il chirurgo maxillo facciale.
Al Centro Medico Polispecialistico inaugurato lo scorso marzo a Pozzuolo Martesana in via IV Novembre 75 la Chirurgia Maxillo facciale è affidata al professor Massimo Pricca, medico chirurgo con quarant’anni di esperienza, già primario di Chirurgia Maxillo facciale al Policlinico di Monza.

Di cosa si occupa la chirurgia maxillo facciale?

«La chirurgia maxillo facciale maggiore si occupa di tutte le patologie della faccia e dello scheletro facciale come malformazioni, tumori, traumi o patologie degenerative. La branca cosiddetta minore si occupa invece della chirurgia specificamente orale, quindi prevalentemente di incrementi ossei mascellari, dell’estrazione di denti inclusi, di cisti mandibolari».

Qual è la differenza fra le due branche?

«La maxillo facciale maggiore si svolge in ambito ospedaliero in quanto si occupa di interventi chirurgici più complessi, mentre la branca minore si svolge soprattutto in ambito ambulatoriale. In entrambi i casi però si tratta di interventi chirurgici che richiedono ambiente idoneo e personale specializzato. Inoltre anche gli interventi considerati minori, che si svolgono in ambito ambulatoriale, possono richiedere sedazione o anestesia dunque necessitano dell’assistenza anestesiologica. Purtroppo capita invece che tali interventi vengono effettuati da operatori non specializzati».

Perché è importante rivolgersi a un chirurgo maxillo facciale?

«Si tratta di una zona particolarmente complessa, che interessa funzioni e articolazioni importanti: pensiamo soltanto alla masticazione e alla postura, dunque gli interventi richiedono esperienza e competenza altamente specialistica, definita chirurgia Ortognatica. Cito ad esempio il caso più diffuso, l’estrazione dei denti del giudizio inclusi. Se l’intervento va effettuato sull’arcata inferiore bisogna tener conto del nervo linguale e del nervo mandibolare: danneggiarli comporterebbe la compromissione di importanti funzioni, fra le quali anche la capacità di parlare».

Quando è importante estrarre i denti inclusi?

«Quando causano problematiche infettive ricorrenti».

Che consigli dare a chi ha tali problemi?

«Senz’altro di rivolgersi a centri specializzati, che prevedono accanto all’odontoiatra la figura del chirurgo maxillo facciale e dell’anestesista, come il Cmp».

Quanto conta la tecnologia in questo ambito?

«La tecnologia, così come la competenza dell’operatore e l’adeguatezza dell’ambiente operatorio sono importanti senza dubbio. Tuttavia oggi il paziente è sempre più spinto verso la richiesta di una tecnologia super avanzata illuso anche da promesse di guarigione quasi immediate. Chi offre questi piani di cura non tiene conto dei tempi biologici necessari all’organismo per guarire, un trattamento ragionevole, anzi serio non può invece prescindere dal considerare i tempi biologici necessari per completare il processo di guarigione da parte dell’organismo: è verso questo orientamento che bisogna andare ed è questa la nostra filosofia di cura».

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