Agitazione

Sciopero alla Brt spedizioni: duecento lavoratori incrociano le braccia

Manifestazione di fronte alla sede di Liscate dell'azienda di spedizioni. Lo sciopero è stato indetto da Filt Cgil per il rispetto dei contratti e per una maggiore trasparenza.

Sciopero alla Brt spedizioni:  duecento lavoratori incrociano le braccia
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Dalle 4 di oggi, martedì 14 giugno 2022, circa duecento lavoratori hanno incrociato le braccia e indetto uno sciopero paralizzando l'attività alla Brt spedizioni di via San Paolo alla Croce a Liscate.

Sciopero alla Brt spedizioni

L'adesione da parte dei lavoratori è stata pressoché totale. A indire lo sciopero è stata la Filt -Cgil coinvolgendo i lavoratori diretti della sede liscatese,  ma anche quelli indiretti delle tantissime cooperative che lavorano all'interno del sito fornendo gli autisti per il trasporto dei pacchi. Fuori dai cancelli un fiume rosso di persone, uomini e donne, che hanno bloccato i loro camion  e furgoni paralizzando di fatto l'attività dell'azienda. Presenti sul posto anche i Carabinieri della Stazione di Melzo e della Compagnia di Pioltello che hanno monitorato la situazione. Non si sono registrati episodi particolari, ma la manifestazione di protesta si sta svolgendo senza contrattempi.

"Ai lavoratori arrivano le briciole"

La protesta parte dopo anni di tensioni e di confronti tra la parte dei lavoratori e l'azienda, con i primi che chiedono il rispetto dei contratti e maggiori tutele per chi lavora all'interno del comparto.

La Filt Cgilha denunciato a tutti i livelli le problematiche che quotidianamente riscontriamo e sulle quali, anche a fronte di incontri sindacali svolti, nulla è stato fatto. Per i lavoratori diretti risultano non adeguati i livelli di inquadramento in relazione alle reali mansioni svolte e alle responsabilità attribuite, straordinari pagati a forfait con importi inferiori alle reali prestazioni rese, straordinari svolti trasformati in ferie senza l'autorizzazione dei dipendenti e più in generale trattamenti non conformi al contratto collettivo nazionale e mai concordati.

ha spiegato la funzionaria dipartimento merci, logistica e cooperative di Filt Cgil Monica Kovaciu

E' altresì inammissibile che, nonostante i vari anni di anzianità operativa, i corrieri si debbano vedere ridotti i salari a causa di cambi fittizi di datori di lavoro; troppo spesso  i fornitori con una semplice modifica della partita Iva "simulano cambi di appalto" che vengono tacitamente accettati, cambi che producono solo l'azzeramento degli scatti di anzianità e nessuna tutela per i lavoratori coinvolti.

Adesione pressoché totale

Sono circa 200 gli autisti che hanno partecipato allo stato di agitazione, il primo indetto presso l'azienda di Vignate. Al loro fianco anche una trentina di dipendenti diretti. La richiesta dei referenti sindacali è di creare un tavolo permanente di confronto volto a garantire una gestione del personale aderente ai criteri previsti dal Contratto nazionale e una maggiore trasparenza.

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