A Gorgonzola una giornata dedicata all'inclusione FOTO
E' incominciata questa mattina "Nessuno escluso", l'iniziativa di Anffas Onlus Martesana, l’associazione che promuove l’inclusione sociale tra persone con disabilità e persone normodotate
Oggi, domenica 5 giugno, Gorgonzola ospita un'intera giornata dedicata all'inclusione e allo sport. Da questa mattina, in piazza della Repubblica l'associazione Anffas Martesana ha allestito campetti da volley, badminton, postazioni per il tiro con l'arco, le bocce, il calciobalilla e tante altre attività.
L'obiettivo è quello di favorire l'integrazione tra persone con disabilità e non, attraverso il gioco di squadra.
Il ritorno di "Nessuno escluso"
Dopo i due anni di fermo a causa la pandemia, Anffa ha riportato la manifestazione "Nessuno escluso" a Gorgonzola. Per tutta la mattinata, in piazza della Repubblica è stato possibile mettersi alla prova con diverse discipline sportive, mentre nel pomeriggio si passerà allo Stadio per ben due partite: la prima vedrà la squadra femminile della Giana sfidare la Pro Vercelli, divisione calcio palaolimpico sperimentale. Alle 18, invece, toccherà alla Giana Glorie che scenderà in campo contro la nazionale italiana “La mitica ragazzi guariti dalla leucemia”
L'obiettivo primario è l'inclusione. La tutela dei diritti dei più deboli, obiettivo in cui supportiamo tanti Enti. Coinvolgiamo bambini, anziani, giovani... Al gioco partecipano tutti.
ha spiegato il presidente dell'associazione, Elio Gaiani.
Una mostra per dire "Io ci sono"
Per l'occasione, la cooperativa Punto d'incontro ha allestito all'interno di palazzo Pirola anche una mostra realizzata dagli ospiti della cooperativa Punto di incontro.
Decidiamo insieme il soggetto, come i pavoni e i cani qui esposti, e poi ciascuno realizza la sua opera. Tutto parte dal dialogo, che è la componente fondamentale per relazionarsi con la persona con cui lavoro.
Ha raccontato Maurizio Biffi, che si occupa dei servizi diurni della cooperativa e segue i programmi dedicati all'espressione degli ospiti. L'obiettivo, ha spiegato, è comunicare attraverso queste opere un messaggio molto semplice "io ci sono".
Lo scopo di questa esposizione è "mostrarsi". Anche se chi ha realizzato l'opera non si trova qui, l'obiettivo è questo. Entrare in dialogo con i visitatori e lasciare che gli "artisti" utilizzano il linguaggio dell'arte per raccontarsi e farsi "sentire".