Dopo la tragedia dell'operaio di Gorgonzola, grande adesione allo sciopero metalmeccanico per la sicurezza sul lavoro
Supera il 60% il tasso di adesione allo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm in seguito alla tragica morte di Rosario Frisina, l'operaio stritolato da un tornio venerdì scorso.
Si continua a parlare di sicurezza sul lavoro, un tema dolorosamente attuale in seguito alla morte di Rosario Frisina, rimasto vittima di un incidente con il tornio proprio alla vigilia delle celebrazioni per il 1° maggio.
Ieri, 3 maggio 2022, lo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm di Milano contro le morti bianche ha ottenuto un’alta percentuale di adesione nelle aziende del territorio.
Lo sciopero a poche ore dalla morte di Rosario Frisina
L’interruzione dei lavori era stata proclamata a poche ore dalla morte di Rosario Frisina, l’operaio 58enne morto schiacciato da un tornio venerdì 29 aprile 2022. L’uomo, residente a Cassina de Pecchi, aveva moglie, due figli e nipoti. A lui, il presidente Sergio Mattarella ha rivolto un pensiero.
La caduta mortale di Fabio Palotti a Roma, la morte di Rosario Frisina a Gorgonzola, sono solo le ultime tragedie di una insopportabile catena che dobbiamo registrare con dolore e amarezza.
Sicurezza sui luoghi di lavoro: dati “da incubo”
La mobilitazione era stata annunciata proprio alla fine della scorsa settimana con un comunicato congiunto firmato da Marco Giglio, Roberta Turi e Vittorio Sarti, rispettivamente segretario generale Fim-Cisl Milano Metropoli, segretaria generale Fiom-Cgil Milano e segretario generale Uilm-Uil Milano Monza e Brianza
I dati presentati ieri (giovedì 21 aprile, ndr), in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, sono da incubo: nei primi tre mesi dell’anno (gennaio-marzo) gli infortuni sul lavoro denunciati sono stato 194.106 (il 50,9% in più rispetto al 2021) e i lavoratori che hanno perso la vita sono stati 189.
Così, per rilanciare la richiesta di sicurezza Fim, Fiom e Uilm di Milano avevano deciso di proclamare per martedì 3 maggio due ore di sciopero a fine turno nelle aziende metalmeccaniche di Milano e provincia, con assemblee per discutere di salute e sicurezza.
Grande adesione in tutta la Martesana
Alte le percentuali di adesione nelle aziende metalmeccaniche della Martesana: 85% alla De Lucchi di Trezzano Rosa, quasi tutti alla Elettromeccanica Bonato di Gorgonzola, teatro del mortale incidente di venerdì scorso. 80% di lavoratori in sciopero alla Lear di Pozzo d’Adda e alla Hyster Yale di Masate (produzione); 75% alla Ing.Mattei di Vimodrone (tutti i lavoratori del reparto produttivo); 70% alla Emerson Sirai di Bussero, alla Negri Bossi di Cologno. Ottima adesione anche alla Eurotranciatura divisione Alcast di Melzo; 60% alla Gkn di Cernusco, alla Dynacast di Rho. Più della metà dei lavoratori dei reparti produttivi ha partecipato allo sciopero alla Siae Microlettronica di Cologno, buona adesione nell’azienda del Gruppo Aturia e alla Parker di Gessate.
Il fatto che uno sciopero proclamato “a caldo”, ossia a poche ore dalla morte di Rosario Frisina, abbia ottenuto una risposta tanto forte, soprattutto nelle fabbriche e nei reparti produttivi (dove si registra il maggior numero di incidenti) è il segno che la questione della salute e della sicurezza è considerata centrale dalle lavoratrici e dai lavoratori – ha commentato Turi – Ed è sconcertante lo scarto tra il sentire dei lavoratori, la colpevole “disattenzione” da parte di troppe imprese, l’assenza di una cultura della salute e della sicurezza. Anche alla luce dei dati allarmanti che si registrano nei primi mesi di quest’anno continueremo a batterci perché sul lavoro non si debba più morire.