Salgono le tasse a Pioltello: l'Irpef passa da 0,5 a 0,7%
L'opposizione attacca l'Amministrazione: "Non era il momento per rincari". La maggioranza non ci sta: "Abbiamo scelto di offrire servizi e strutture migliori con un minimo impatto sulla popolazione".
Un Consiglio comunale di fuoco a Pioltello lunedì 28 marzo 2022. Al centro della discussione l'approvazione del Bilancio di previsione e, nel dettaglio, la scelta dell'Amministrazione di aumentare l'addizionale Irpef dallo 0,5% allo 0,7% e in alcuni casi anche allo 0,8%.
Salgono le tasse a Pioltello
Dopo la presentazione complessiva del bilancio da parte dell'assessore alla Partita Giuseppe Bottasini, che ha illustrato le scelte che l'Amministrazione intende fare per rispondere alle necessità della popolazione, si è aperta la discussione con l'opposizione che ha subito puntato il dito contro la scelta di aumentare l'Irpef, ossia la tassa comunale sul reddito delle persone fisiche. Tradotto in parole semplice, la percentuale dello stipendio di tutti coloro che risiedono in città che viene destinata alle entrate comunali.
L'incremento dell’addizionale Irpef da 0,5 a 0,8 porterà a un aumento di 1,3 milioni di entrate nelle casse. La crescita delle aliquote va a toccare le tasche dei pioltellesi. Ci è stato detto che la misura inciderà in maniera più gravosa su coloro che hanno redditi più alti e che Pioltello si allinea agli altri Comuni, ma queste motivazioni non ci sembrano sufficienti.
ha detto il capogruppo di Forza Italia e candidato sindaco del centrodestra Claudio Fina
In un momento storico in cui le bollette sono molto più alte, le famiglie accumuleranno un incremento di oltre 300 euro annui per il rifornimento, anche tutti i prodotti hanno avuto aumento per costi di produzione, ai cittadini si chiede di mettere mano al portafoglio per finanziare 12milioni di euro di mutui per realizzare una serie di opere pubbliche che saranno pronte giusto in tempo per la prossima campagna elettorale. Investimenti che miglioreranno i servizi cittadini, ma riteniamo inopportuno chiedere oggi anche solo un euro in più ai cittadini pioltellesi specialmente quando ci sono occasioni di recuperare risorse attraverso i bandi del Pnrr.
Una ricaduta minima sulla popolazione
Accuse che sono state rispedite al mittente da parte dell'Amministrazione e di tutta la maggioranza che ha appoggiato la scelta di investire maggiori risorse sui servizi, sulle opere pubbliche e senza particolari ricadute sulle tasche dei pioltellesi. Questo conti alla mano, come spiegato dai diretti interessanti, che con i numeri hanno cercato di dare una percezione di quanto inciderà l'aumento sui pioltellesi.
Siamo consapevoli che la misura incide sui redditi, ma il prelievo che sarà applicato non ha un impatto così pesante. Su un reddito di 15mila euro annui, l’addizionale aggiuntiva è di 2,5 euro al mese. Su 28mila euro è di 4,58 al mese per un entrata complessiva di 1,3 milioni di euro in più. Non si vorrebbe mai aumentare le tasse ai cittadini, ma l'incidenza è sostenibile per garantire servizi, ma anche lo sviluppo e la crescita della città.
ha commentato il consigliere del Partito democratico Nadia Bolzoni.
Si tratta di scegliere di investire sui servizi. Abbiamo un numero di dipendenti comunali ben inferiore a quello dei Comuni limitrofi e questo significa non poter garantire servizi sempre migliori. Lo stesso vale per la scelta di fare investimenti per dare strutture migliori, anche aprendo i mutui. Inoltre abbiamo deciso di inserire una soglia di esenzione a 8,5mila euro che significa tutelare oltre 6mila contribuenti ossia un quarto del complessivo.
ha aggiunto l'assessore al Bilancio Bottasini.
Mutui per investire sulla città
Il secondo tema che è stato toccato dalla minoranza interessa la scelta dell'Amministrazione di aprire mutui per 12 milioni di euro. Tra queste rientrano la realizzazione della nuova scuola elementare di Seggiano in via Galilei, la riqualificazione di Villa Opizzoni che diventerà casa della cultura e delle associazioni, e la manutenzione dei cimiteri cittadini. "Mutui che serviranno per garantire certezza sulle risorse e poter partire immediatamente con le opere", come spiegato da Bottasini e dall'assessore alle Opere pubbliche Saimon Gaiotto.