Caro bollette, un'invenzione "made in Martesana" che potrebbe risolvere il problema
L'apparecchio ideato da un imprenditore di Gessate inganna i lampioni facendoli funzionare con una tensione più bassa.
Caro bollette. Ora un’invenzione potrebbe far risparmiare migliaia di euro alle Amministrazioni comunali sul fronte dell’illuminazione pubblica.
Caro bollette
E’ quella di Severino Biava, un imprenditore di Calcinate nella Bergamasca che ha un’attività nella zona industriale di Gessate. Biava ha realizzato un’apparecchiatura che, applicata agli impianti di illuminazione, inganna elettronicamente i lampioni facendoli funzionare a 160 volt al posto di 230, con un conseguente risparmio energetico.
"Si potrebbe applicare questo apparecchio con un intervento di un paio d’ore - ha spiegato - Basterebbe realizzare un supporto dove appoggiarlo e poi far passare i cavi nella macchina prima di ricollegarli all’impianto e il gioco è fatto. E’ tutto elettronico e quindi non ci sono organi in movimento che si consumano con l’utilizzo".
Studiata per i lampioni Sap
Biava ha spiegato come la sua invenzione sia stata pensata principalmente per i lampioni di tipo Sap, (sodio ad alta pressione), presenti nella maggior parte degli impianti pubblici, ma funziona anche con le lampade a incandescenza e anche per gli impianti misti. Il macchinario ideato da Biava è attualmente coperto da un brevetto nazionale, mentre l’inventore ha lasciato scadere quello europeo che era diventato troppo oneroso da sostenere.
"Ho scritto alle istituzioni, ma nessuno mi ha risposto - ha aggiunto - Spero che adesso inizi a muoversi qualcosa. E’ un peccato, perché si potrebbe risparmiare circa la metà dei costi per l’energia".
Nei giorni scorsi Biava ha ricevuto anche la visita di Capitan Ventosa, il "supereroe" di Striscia la Notizia, che ha fatto un servizio sull’invenzione dell’imprenditore.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 19 marzo 2022.