Truffa al designer Citterio, bancario di Inzago condannato a due anni
Gli uomini della Guardia di Finanza avevano sequestrato 4,5 milioni di euro.
Si è conclusa con la condanna con rito abbreviato a tre anni e sei mesi per la collaboratrice di Rho e a due anni per il bancario di Inzago il processo per la truffa al famoso designer di Meda, Antonio Citterio.
Condannato a due anni l'ex funzionario di Inzago
Come riportano i colleghi di PrimaMilanoOvest.it a mettere in atto il piano sarebbe stata la sua fedele collaboratrice, la rhodense Licia Azzurrina Scagliotti, che è stata condannata per rito abbreviato a tre anni e sei mesi di carcere, con la complicità di un ex funzionario di banca Bpm, Simone Facchinetti, bancario 39enne residente a Inzago condannato a due anni di reclusione. Lo ha deciso il gup di Milano Manuela Scudieri che, al termine del processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta del pm Giovanni Tarzia. Gli uomini della Guardia di Finanza avevano sequestrato 4,5 milioni di euro. La truffa è stata attuata ai danni di Citterio, architetto e designer di fama mondiale.
La truffa durata cinque anni
Secondo le accuse, dall’anno 2013 fino all’anno 2018, approfittando della delega a operare sui conti correnti dello studio del professionista settantenne, la donna avrebbe incassato indebitamente l’ingente somma. La segretaria, aveva la delega a operare sui conti correnti del professionista e in questo modo avrebbe prelevato nel tempo somme per complessivi 4,5 milioni. L’ex funzionario di banca residente a Inzago si occupava, invece, di nascondere i ripetuti furti riuscendo a tenere completamente nascosto il meccanismo truffaldino all’Istituto di credito. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra 90 giorni.