Pietre d'inciampo a Cassano d'Adda, Anpi e Anpc non sono state invitate
Le associazioni hanno già annunciato che saranno comunque presenti con una rappresentanza alla cerimonia.
Anpi e Anpc "esclude" dalla posa delle pietre d'inciampo a Cassano d'Adda. E' polemica.
Cassano d'Adda, nessun invito ad Anpi e Anpc per la posa delle pietre d'inciampo
I presidenti di Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e Anpc (Associazione nazionale partigiani cristiani) di Cassano d'Adda (rispettivamente Mario Conte e Luisa Ghidini) hanno firmato un comunicato in cui esprimono l'amarezza per l'esclusione dalla posa delle pietre d'inciampo in prossimità dell’ultima abitazione di una famiglia di deportati ebrei, in via Mazzini, che si terrà il 27 gennaio 2022 in occasione della Giornata della memoria.
"L’Anpi, l’Anpc e la vecchia Amministrazione comunale sono stati fondamentali nell’organizzazione di tale evento - hanno sottolineato i presidenti - Purtroppo però, la nuova Amministrazione ha ritenuto non opportuno invitare un rappresentante dell’Anpi e uno dell’Anpc durante la cerimonia di posa delle pietre e neppure menzionarli all’interno della locandina che promuove l’evento, senza giustificare la motivazione di tale scelta e adducendo precauzioni di tipo sanitario. La situazione sanitaria in questo momento è molto complicata, ma sicuramente non quanto quella del 25 aprile del 2020 in cui eravamo ancora tutti in lockdown. Eppure, in quella occasione, la precedente Amministrazione non aveva avuto alcun dubbio nell’avere al suo fianco i rappresentanti delle due associazioni partigiane rispettando rigidamente tutte le misure di sicurezza previste dalla legge. La nostra presenza in occasioni come il 25 Aprile, la Giornata della memoria, la ricorrenza dei 5 martiri e gli altri eventi legati alla storia della Resistenza e della Liberazione dal nazi-fascismo non è finalizzata alla mera esibizione di una bandiera, ma rappresenta il lavoro di chi dedica il proprio tempo e le proprie energie, da sempre, a studiare e a elaborare i modi più adeguati per raccontare e mantenere viva la memoria “collettiva” di eventi fondamentali della nostra storia moderna, che non vanno dimenticati e devono essere tramandati in particolare alle nuove generazioni".
Le associazioni saranno comunque presenti
I rappresentanti di Anpi e Anpc cassanesi si recano in tutte le classi elementari e medie per spiegare ai ragazzi la storia della Giornata della memoria in generale e in particolare, quest’anno, proprio quella dei nove cittadini italiani ebrei che, nel novembre 1943, sono stati catturati a Cassano d’Adda e deportati ad Auschwitz, da dove non sono più tornati.
"Lo stiamo facendo con il solito spirito di servizio e la massima disponibilità, stravolgendo di volta in volta il calendario degli interventi per rincorrere le classi tra una quarantena e l’altra- hanno proseguito i presidenti - Lascia l’amaro in bocca sapere che tutta la passione, la competenza e la voglia di mettesi in gioco di Anpi e Anpc non vengano valorizzate come una risorsa da questa Amministrazione. Nel caso della posa delle pietre d’inciampo in memoria dei nove deportati da Cassano d’Adda, peraltro, le nostre associazioni hanno avuto un ruolo attivo fin dall’inizio del progetto, affiancando la precedente Amministrazione e gli Ilinx nell’opera di ricostruzione della vicenda dal punto di vista storico fino all’acquisto delle pietre stesse dal loro realizzatore tedesco. Prendiamo atto dell’incomprensibile decisione dell’Amministrazione di estrometterci dalla manifestazione, con l’amaro presentimento che non sarà la prima di tante altre decisioni simili. Tutto ciò non scalfisce il nostro impegno civile e il nostro impegno verso i cittadini di Cassano d’Adda nell’organizzare eventi, raccontare la storia e tenere viva la memoria di questo paese. Il 27 gennaio, dunque, saremo presenti con una nostra rappresentanza alla cerimonia, come abbiamo sempre fatto, nonostante stavolta non siamo stati invitati ufficialmente, per rendere omaggio ai nove deportati da Cassano a cui saranno dedicate le pietre d’inciampo, in segno di rispetto verso di loro e di tutte le vittime dei crimini nazisti".