Decisione drastica

Il don minaccia di mettere un recinto al sagrato contro la movida

Da più di un anno davanti alla chiesa di Vaprio vengono abbandonati rifiuti e ci sono schiamazzi fino a tarda notte

Il don minaccia di mettere un recinto al sagrato contro la movida
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"Metto un recinto al sagrato", questa la minaccia di don Giuseppe Mapelli di Vaprio esasperato dai continui schiamazzi durante la notte.

Una recinzione per chiudere il sagrato della chiesa parrocchiale

E' stata prima letta una lettera in chiesa a tutti i fedeli e successivamente potrà essere sottoscritta da tutti duranti gli orari delle messe direttamente sul sagrato. E' pronto anche ad affrontare una spesa di 80mila per far realizzare una recinzione don Giuseppe, dopo più di un anno di lotte per cercare tranquillità durante le ore notturne: dall'inizio del lockdown il sagrato della chiesa è diventato un punto di ritrovo per molti ragazzi che abbandonano a terra i rifiuti e parlano ad alta voce fino alle quattro di mattina.

La lettera diretta alle istituzioni

E la missiva che può essere sottoscritta fuori dalla chiesa sarà poi consegnata, sottoscritta, a diverse istituzioni ovvero al sindaco Luigi Fumagalli e al Consiglio comunale, oltre che alla stazione dei Carabinieri di Vaprio e al Comandante della Polizia Locale Martesana est, Stefano Rossi.

«La situazione di disordine e degrado in cui versa, ormai da tempo, la Piazza della chiesa è nota a tutti e non solo per gli articoli pubblicati dai giornali - si legge nella lettera - Nonostante le vigenti norme correlate alla situazione pandemica, nell’ultimo periodo estivo la piazza è stata utilizzata come campo da calcio; il pronao della chiesa come luogo ove poter banchettare, distendersi per un riposino e accomodarsi per una partita a carte (anche in orari diurni); i muri perimetrali della chiesa come vespasiani a cielo aperto. Non sono mancati i danneggiamenti, in particolare alle proprietà della Parrocchia, così come le risse, testimoniate dal sangue più volte ritrovato sui gradini della chiesa; non si può nemmeno escludere il compimento di altri reati, sotto gli occhi di tutti e, soprattutto, delle telecamere di sorveglianza che inquadrano la chiesa».

L'ipotesi recinzione intorno al sagrato

E fra le decisioni drastiche che potrebbero essere prese c'è anche quella di realizzare una cancellata sul perimetro del sagrato per impedire l'ingresso nelle ore notturne. Una scelta costosa che don Giuseppe vorrebbe evitare e destinare i soldi per progetti di solidarietà.

"L’aggravarsi della situazione - si legge nella missiva - Nonché i timori di ulteriori vandalismi e di comportamenti irrispettosi e violenti, hanno condotto a valutare l’installazione di una recinzione a tutela e protezione della chiesa, che si ricorda essere non solo un’opera architettonica e artistica, ma anche un luogo sacro. Il costo si aggirerebbe intorno agli 80mila euro, soldi che si preferirebbe venissero utilizzati diversamente, ad esempio per aiutare le tante persone in difficoltà che quotidianamente si rivolgono alla Caritas e ai sacerdoti. Non è più ammissibile continuare a rimanere impassibili di fronte a tutto questo".

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