l'iniziativa

Uova e colombe per i bimbi e il personale dell'ospedale. Con l'Us Melzo c'è anche Beccalossi

L'ex campione interista e la società calcistica locale hanno distribuito dolci al Santa Maria delle Stelle.

Uova e colombe per i bimbi e il personale dell'ospedale. Con l'Us Melzo c'è anche Beccalossi
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Uova e colombe per i bambini che passeranno la Pasqua in ospedale e per il personale del Santa Maria delle Stelle. E' la bella iniziativa che stamattina, giovedì 1 aprile 2021, ha visto protagonisti l'Us Melzo e l'ex campione dell'Inter Evaristo Beccalossi.

Dolci doni ai bimbi dell'ospedale di Melzo

L'iniziativa è nata dalla società calcistica cittadina: ilpresidente Paolo Lamberti, insieme al socio e presidente della Odemat Edoardo Ermacora e ai rappresentanti della squadra, ha consegnato delle uova pasquali ai piccoli degenti del reparto pediatrico, e delle colombe al personale sanitario, per rendere più dolce la Pasqua dei piccoli pazienti e ringraziare medici e infermieri per il lavoro svolto quotidianamente. Il direttore generale dell’Ospedale Angelo Cordone e il primario di Pediatria Giovanni Traina hanno accolto con gioia i doni griffati US Melzo e Odemat ringraziando la società per il pensiero, sicuri che i piccoli pazienti apprezzeranno questo bel gesto.

C'era anche il "Becca"

Presente, in qualità di testimonial, anche Evaristo Beccalossi, ex bandiera dell’Inter.

 La situazione è ancora difficile – ha detto Beccalossi – con tanti morti al giorno, il rumore delle ambulanze, non è facile abituarsi. Ben venga, dopo il lungo silenzio del primo lockdown squarciato solo dalle sirene delle ambulanze, che non potrò mai dimenticare, questa semi normalità, ben venga prendere un caffé a distanza, sui marciapiedi, per tornare presto alla vita di prima. Soffro nel vedere i ragazzi lontani dai campi da oltre un anno, è soprattutto il loro calcio a soffrirne e ringrazio tutti i medici che ci stanno aiutando in questa lotta.

“Ci tenevamo a fare questo gesto come segno di vicinanza al territorio e a chi soffre negli ospedali, oltre a ringraziare medici e infermieri – ha aggiunto il presidente Lamberti – e mandare anche un messaggio ai ragazzi della nostra società, purtroppo da tempo fermi. E’ vero che hanno perso il calcio, il divertimento, ma c’è anche chi l’ha vissuta peggio di loro in malattia o con la perdita di un familiare. Che sia un momento di riflessione per tutti”.

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