Ceme Carugate, i sindacati replicano: "Non firmeremo mai 97 licenziamenti"

Ceme Carugate, i sindacati replicano: "Non firmeremo mai 97 licenziamenti"
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"Ceme non è un’azienda in crisi, ma un’impresa che ha deciso di spostare ordini e commesse a terzisti, di chiudere lo stabilimento di Carugate e licenziare 97 lavoratrici e lavoratori pur avendo bilanci floridissimi". Inizia così la replica di Fim Cisl e Fiom Cigl al duro attacco dell'azienda di via del Lavoro dopo la rottura delle trattative (vedi l'articolo di ieri).

Oggi, martedì, si sarebbe docuto tenere un nuovo confronto tra le parti, che però i rappresentanti dei lavoratori hanno fatto saltare non ravvisando da parte della dirigenza una disponibilità a trattare su una base diversa rispetto ai tagli.

"Per quanto ci riguarda, la conclusione della vertenza deve prevedere una soluzione positiva non per alcuni ma per tutti e 97 i dipendenti del sito di Carugate prima e non dopo il loro licenziamento - hanno aggiunto - Non abbiamo rotto alcuna trattativa, abbiamo semplicemente ritenuto che su queste basi, l’incontro di oggi non avrebbe fatto fare neppure un passo verso la soluzione positiva della vertenza e abbiamo comunicato la nostra intenzione di proseguire la trattativa in sede istituzionale. Attendiamo la convocazione del tavolo da Regione Lombardia e valuteremo le proposte che l’azienda presenterà in quella sede".

Intanto è rientrato da Roma il sindaco, Luca Maggioni, che nella giornata di martedì ha incontrato la viceministra allo Sviluppo economico Maria Teresa Bellanova: "E' attenta alla vicenda e molto informata - ha riferito il primo cittadino - Ci aiuterà nel ruolo di mediazione".


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