lutto

Addio a William Medini, maestro sul palco e uomo generoso

Maestro di vita, di teatro, passione che trasmetteva ai ragazzi, ai bambini, con tutta la naturalezza del mondo. Era molto attivo anche in Martesana.

Addio a William Medini, maestro sul palco e uomo generoso
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Addio a William Medini, maestro sul palco e uomo generoso. Il mondo del teatro e quello della scuola piangono un uomo che ha fatto molto per l'arte e i ragazzi. Anche in Martesana.

Addio a William Medini

Lo chiamavamo Maestro, nella più profonda delle concezioni. Perché era così, un maestro, sotto i riflettori e fuori dai teatri, dai palcoscenici che ha calcato lasciando un’impronta immortale.

William Medini è scomparso a 69 anni, il Covid lo ha affaticato fino a spegnerlo. Lascia un grande vuoto tra chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, di assistere ai suoi spettacoli, di guardare i suoi occhi sul palco. Maestro di vita, di teatro, passione che trasmetteva ai ragazzi, ai bambini, con tutta la naturalezza del mondo. Un artista vero, discendente della storica famiglia circense dei Medini, dinastia di artisti iniziata nell’Ottocento, protagonista anche dei film di Fellini. Una vita trascorsa a esibirsi, prima al circo, con i numeri di acrobatica, poi nell’intrattenimento mozzafiato: trapezista, pertica sospesa, lancio di asce e coltelli. E poi, quel sorriso grande sotto il trucco da clown. Giullare sui palchi, in strada.

Uomo generoso e sensibile fuori dalla scena

Maestro, lo era davvero. Perché dei ragazzi riusciva a tirare fuori la loro essenza nascosta, facendola brillare nello spazio. “Una perdita enorme – commenta il sindaco di Buccinasco, su paese di residenza, Rino Pruiti –  William Medini resterà sempre nei nostri cuori e Buccinasco non lo dimenticherà. Il suo impegno e il suo ricordo rimarranno vivi”. Vivo, come il pensiero di Artènergia, l’associazione culturale dove William collaborava, insegnando, proponendo corsi teatrali gratuiti. Il ricordo più caldo arriva proprio dalla presidente, Barbara Massa

 “William è stato uno degli incontri più straordinari della mia vita. Si è infilato nelle reti della mia esistenza e della Associazione che avevo appena fondato, con una delicatezza, un’educazione, una umiltà, straordinari. Persona tenace, instancabile, nella sua mente costruiva immagini, visioni, voli da far venire le vertigini. Riusciva a rendere ogni cosa possibile. La sua poetica ha definito il suo segno, la sua didattica del teatro corale, conosciuta ovunque. Buccinasco perde un artista e un uomo di talento. Perde un grande uomo”.

In Martesana

Medini era molto noto anche dalle nostre parti. Ecco il ricordo dell'assessore all'Istruzione di Pioltello Gabriella Baldaro

Oggi abbiamo perso un bene prezioso per la comunità pioltellese e non solo. William Medini, maestro eccelso di teatro e di vita per centinaia e centinaia di ragazzi della città, si è arreso al covid. Da oltre trent’anni lui e la sua famiglia hanno costruito un legame unico con Pioltello.
Arrivò davanti alla Mattei – Di Vittorio col suo circo, con la sua simpatia immensa da clown e poi con quel numero del “lanciatore di coltelli ubriaco”, lui che il numero poi lo concludeva con sua sorella Alma, eccome se sapeva lanciare! Il numero prevedeva che dovesse scegliere tra il pubblico qualche volontario: immancabilmente i ragazzi mandavano al patibolo il loro prof. Capitò a me quel giorno e iniziò con lui un gioco e un’amicizia lunga decenni. Il circo Medini, di uno dei tanti rami della grande famiglia dei Medini, faceva fatica a sopravvivere e quando l’anno successivo affittammo il tendone, con le stelle stampate come una volta celeste, per fare la terza edizione della nascente rassegna teatrale, lui circense intelligente, curioso, intraprendente, ma umile, ebbe l’intuizione che gli cambiò la vita. Cominciò a “smontare” gli spettacoli che venivano rappresentati. Prese in mano i lavori teatrali di Gianni Bissaca, del compianto Maurizio Felisati, di Lorena Codarri e di altri, li manipolò poi come un artista con la creta. Sapeva fare la clownerie e quella fece per iniziare, ma con lo sguardo ai suoi “maestri”. Negli anni imparò a percorrere strade proprie, incontrò grandi artisti milanesi, collaborò e insegnò in scuole di teatro, ma trasformò quel suo bagaglio iniziale in un’attività del tutto nuova, che affondava sempre le radici nel circo, l’amore della sua vita che non ha mai abbandonato.
A Pioltello sperimentava nuove possibilità, cambiava continuamente messa in scena perché voleva aggiungere sempre qualcosa di nuovo al suo lavoro, qualcosa di originale, di magico, di emozionante che prima non aveva trovato. William Medini, un uomo limpido, onesto, immediato, ma profondo e riconoscente, negli anni ci ha regalato spettacoli meravigliosi, emozionanti, divertenti, commoventi: quante volte abbiamo ci brillavano gli occhi! Dalla sua formazione circense aveva ereditato, tra le altre cose, l’attenzione per il ritmo, per lo stupefacente, per il poetico. Lui era un poeta vero quando rappresentava un testo, quando metteva in scena i suoi ragazzi, 20/ 40/ 50 ragazzini disciplinati e potenti. Dalla prima scena catturavano il pubblico e lo tenevano in pugno fino alla fine. E sappiamo quanta maestria, quanta forza, quanta sensibilità e rispetto verso il pubblico ci vuole per questo straordinario risultato.
William Medini lo sapeva fare. Le sue serate teatrali sono state un regalo d’amore che ha lasciato alla città di Pioltello. Ha scritto la prof. Salvatorelli, che con le sue classi, ha scelto sempre lui come regista teatrale: ”Caro William, hai attraversato la vita di noi tutti, ragazzi e adulti, come un compagno di viaggio insostituibile. Ci hai travolto con la tua solarità, ci hai fatto commuovere con la tua poesia, regalandoci emozioni e una visione gioiosa e intensa della vita. William, persona meravigliosa e sempre sorridente, illuminavi l’aula prof con la tua presenza… “Fare teatro” per te non era solo divertirsi, ma riflettere sul mondo per concorrere a migliorarlo. Il tuo talento, la tua umanità rimarranno indelebili nel ricordo di quanti hanno avuto il privilegio di vivere con te l’esperienza del teatro.”

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