Un simbolo della storia industriale di Melzo crolla al suolo in pochi secondi
E' stata abbattuta la torre piezometrica della Rheem Safin che veniva utilizzata per il raffreddamento degli impianti e come sistema antincendio.
Sono bastati pochi secondi per cancellare un simbolo della storia industriale di Melzo. Lo scorso sabato si è proceduto all'abbattimento della torre della ex Rheem Safim.
Un simbolo della storia industriale di Melzo
Invernizzi, Galbani, Tudor, Interzuccheri sono solo alcune delle aziende che hanno reso grande la città nel Dopoguerra. Ditte che hanno fatto vivere gli anni d'oro delle industrie melzesi, un periodo storico in cui gli operai che vi lavoravano erano più dei cittadini residenti a Melzo. E tra queste grandi imprese vi era anche la Rheem Safim, la dita di lavorazione de metallo che produceva scaffalature componibili e bidoni per liquidi.
La torre piezometrica
A svettare all'interno del perimetro della ditta la torre piezometrica, il manufatto in cemento armato che serviva per raccogliere l'acqua pompata dal sottosuolo. Una riserva idrica utilizzata per il raffreddamento degli impianti e per il sistema antincendio. Sulla cisterna a lettere cubitali era riportato il nome della ditta, visibile da ogni angolo di Melzo. E per la devozione degli operai e dei titolari dell'azienda sulla sommità fu posizionata una Madonnina che era possibile vedere brillare nelle notti scure.
Abbattuta perché pericolante
La decisione di abbatterla al suolo è stata presa dagli attuali proprietari dopo che hanno constatato la pericolosità della struttura. Infatti già da tempo si registravano infiltrazioni che facevano temere per la sua solidità e anche lo stato di cementi e ferro era ormai quasi compromesso. L'opera è stata portata a termine utilizzando l'esplosivo.
Il servizio completo sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 06 marzo 2021.