La Lombardia verso la zona rossa? Il contagio galoppa in attesa dei dati ISS
Bertolaso: "Tutta italia, tranne Sardegna, a grandi passi verso zona rossa". Cauti Fontana e Moratti.
Il bicolor potrebbe non bastare per la Lombardia. Il mix di zone in arancione e arancione rinforzato potrebbero non essere sufficienti per arginare quella che, sempre più insistentemente, gli esperti hanno già iniziato a chiamare “terza ondata“. La zona rossa è dietro l’angolo?
Grande attesa, quindi, per domani, quando da Roma sarà presentato il consueto monitoraggio settimanale dell’istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia. Nel frattempo, però, dal Pirellone trapela un certo pessimismo (o semplice realismo) da parte del super consulente Guido Bertolaso. Mentre il Presidente Attilio Fontana e la vice Letizia Moratti restano cauti, in attesa del responso del Cts.
A Milano sale l’incidenza
Per prima cosa vediamo i numeri milanesi relativi all’andamento dei contagi. Partiamo da un dato che il governo tiene in grande considerazione anche in relazione alla chiusura delle scuole: la soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti. Soltanto nella giornata di ieri, 3 marzo 2021, come abbiamo raccontato, l’incidenza a Milano era di 205 casi ogni 100mila abitanti.
I dati più recenti segnalano che l’incidenza a Milano è salita ulteriormente a 213. Come mostrano le elaborazioni del dottor Paolo Spada, medico dell’ospedale Humanitas di Rozzano, esperto di algoritmi applicati alla medicina, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria pubblica quotidianamente report sui dati del contagio nella rubrica Pillole di Ottimismo.
La situazione regionale
A livello regionale abbiamo un +41,7% di crescita dei casi negli ultimi 7 giorni rispetto a 7 precedenti. Le terapie intensive crescono negli ultimi 7 giorni (rispetto alla settimana precedente) di +25% e i ricoveri ordinari segnano un +15%. Come già reso noto dalla Giunta lombarda, inoltre, la variante inglese è ormai dominante in Lombardia: con un 64% di casi su tutti gli infetti.
Bertolaso: “A grandi passi verso la zona rossa”
In questa cornice non stupiscono quindi le dichiarazioni del commissario Guido Bertolaso:
“A me sembra che tutta l’Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa. Non sono preoccupato più della Lombardia rispetto ad altre Regioni, qui bisogna correre affrontando le problematiche già avanzate. La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, è più vulnerabile rispetto ad altre regioni. È fuori discussione che bisogna vaccinare e si può fare molto di più rispetto a quello che già stiamo facendo. Bisogna andare a Bruxelles e battere i pugni”.
Più cauto il governatore Fontana:
“Dobbiamo aspettare che arrivino i dati del Comitato tecnico scientifico e poi si potranno fare le valutazioni. Ora monitoriamo la situazione e se ci sono situazioni di particolare gravità interveniamo. Ora non possiamo dire “entreremo o non entreremo in zona rossa’, lo diranno i dati”.
A proposito di dati: gli esperti non paiono avere grandi dubbi in merito e in molti parlano di un epilogo annunciato da settimane, quando medici e ricercatori mettevano in guardia in tempi “ancora buoni” circa il diffondersi delle varianti.