Lombardia in fondo alla classifica dei vaccini. Gallera: "Da lunedì 10.000 al giorno"
L'assessore: "Scelta ponderata: nei giorni delle festività il personale ha goduto di un meritato riposo"
Lombardia in coda alla classifica italiana dei vaccini anti Covid 19. Solamente il 3% delle 80mila dosi consegnate alla Regione infatti è stato somministrato sino a oggi. L'assessore al Welfare Giulio Gallera però, assicura che da domani, lunedì 4 gennaio 2021, si procederà con il programma previsto al ritmo di diecimila dosi al giorno.
Si parte con il personale sanitario
"Partirà da lunedì, secondo la programmazione originaria della Direzione Generale Welfare, la vaccinazione del personale delle Asst, Irccs, Spedalità privata e Rsa - ha spiegato - Si prevede una capacità di somministrazione iniziale fino ad un massimo di 10.000 dosi al giorno, che potrà essere successivamente incrementata fino a 15.000”.
"Polemiche pretestuose"
"Questi numeri saranno in grado di rispondere al fabbisogno di coprire la popolazione sanitaria delle strutture con l’obiettivo di raggiungere il requisito di Covid free, rispettando la scadenza fissata per tutte le Regioni, entro la fine del mese di febbraio, con la dose di richiamo da effettuare dopo 21 giorni - ha proseguito - Chi utilizza delle graduatorie riferite a tre giorni, di cui uno festivo, per continuare a cavalcare polemiche pretestuose, dimostra assenza di responsabilità istituzionale e politica".
La Lombardia in fondo alla classifica
Il riferimento è a un primo report sulla somministrazione delle dosi Regione per Regione. Il testa alla classifica c'è il Lazio con il 35,7% delle dosi ricevute già inoculate. Seguono Friuli Venezia Giulia (26,4%), Toscana (24%) e Piemonte (23%). La Lombardia arranca, posizionandosi poco sopra il Molise, fanalino di coda con solo l'1,7%.
La campagna vaccinale
"Per l’avvio della campagna vaccinale sono stati consegnati il 27 dicembre mattina 1.620 dosi - ha aggiunto Gallera - Sono state trasferite in parte a tutti i capoluoghi di provincia e in due luoghi simbolo, Alzano e il Trivulzio. Il rimanente è stato utilizzato al Niguarda e al Sacco, stante anche la necessità di esaurirle in 4 giorni. Nel corso dei giorni successivi sono state comunicate le ipotesi di consegna, per questa prima tranche, immaginata dalla struttura commissariale al 4 di gennaio (prima prevista per metà gennaio). Nello specifico è stato trasmesso un anticipo e un frazionamento delle consegne secondo la progressione di seguito riportata (la consegna, ipotizzata per il 29 è poi slittata al 30)".
Priorità
Le dosi di vaccino saranno consegnate in più tranche fino al 25 gennaio (per la prima fase). L'obiettivo è di vaccinare subito il personale di pubblica assistenza delle varie croci (45.546), dei dipendenti dell'Areu (428), delle Asst (ex aziende ospedaliere, 116.457), degli istituti ospedalieri di ricerca (12.638), dei medici di base e dei pediatri (10.819), delle cliniche private (32.856) e delle Rsa (124.480).
"Meritato riposo"
"Dal 30 dicembre, giorno in cui abbiamo ricevuto le nuove dosi si è comunque proceduto in alcune Asst alla somministrazione di vaccini, prevedendo di proseguire, in modo massiccio e puntuale, dal 4 gennaio – ha concluso l’assessore – Una scelta ponderata e attenta, motivata anche dal fatto che nei giorni delle festività parte del personale ha goduto di un sacrosanto riposo, visto che dal mese di febbraio, come in nessun altra regione italiana, è sotto pressione per la violenza con cui il virus ha colpito il nostro territorio. Ci auguriamo per questo che dal Governo arrivi, soprattutto per la fase che coinvolgerà la popolazione, il personale aggiuntivo promesso".