Bollette dell'acqua più "salate" per Brembate e Capriate
Alla base degli aumenti il passaggio della gestione da Hidrogest a Uniacque
Bollette dell'acqua più "salate"per l'Isola bergamasca con aumenti vicini al 40%. Una "mazzata" per i residenti. Il sindaco di Brembate Mario Doneda ha spiegato il perché.
Bollette dell'acqua più "salate" per l'Isola
Nei giorni scorsi l'arrivo delle bollette dell'acqua nelle cassette della posta non è stato accolto con gioia dai brembatesi. In molti si sono lamentati per i sensibili rincari e per il denaro in più che si troveranno a dover sborsare. A spiegare le motivazioni del sensibile rincaro, vicino al 40%, ci ha pensato il primo cittadino Mario Doneda. Il borgomastro ha spiegato che si tratta del risultato di una scelta operata dieci anni fa dalla Provincia e che interessa tutta l'Isola e non solo Brembate. "Una decina d'anni fa la Provincia di Bergamo ha deciso di affidare a un unico gestore, Uniacque la gestione dell'acqua - ha osservato - Nell'Isola bergamasca c'era però Hidrogest che funzionava molto bene, faceva investimenti, aveva utili, ed era econimica per gli utenti che, a quel punto ha chiesto la salvaguardia".
La battaglia legale
La richiesta di salvaguardia da parte di Hidrogest e la volontà dell'Isola di mantenere "l'indipendenza" sul fronte idrico si sono però scontrate con un contenzioso legale che, nel 2019 si è concluso con la sentenza che ha imposto il passaggio della gestione dell'acqua a Uniacque. "La prima cosa che è stata imposta a Hidrogest all'inizio del contenzioso è stato il blocco delle tariffe - ha aggiunto - Quando quindi si verificato il passaggio da un gestore all'altro Uniacque aveva tariffe più alte del 30% rispetto a quelle che venivano applicate da Hidrogest". Ecco quindi spiegato parte del consistente aumento che gli utenti dell'Isola si sono ritrovati nelle bollette. Ma non solo. "Uniacque ha chiesto di poter applicare un ulteriore aumento dell'8% cosa a cui tutti i sindaci dell'Isola si sono opposti ma la maggioranza ha deciso diversamente - ha continuato - Ecco perché ora le bollette sono più care di circa poco meno del 40%. E potrebbe non essere finita, perché Uniacque ha già chiesto ulteriori ritocchi nel 2021 e nel 2022".
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