Era stato espulso dall'Italia, ma spacciava nei campi. Arrestato pusher
Il 26enne è stato fermato a Inzago, dopo un inseguimento a piedi.

Avrebbe dovuto lasciare l'Italia già due anni fa, a seguito di un decreto emesso dal prefetto di Milano, con divieto di reingresso nel nostro Paese per cinque anni, e invece era a Inzago a spacciare. Ma è finito nella rete dei Carabinieri.
Arrestato pusher a Inzago
Ieri pomeriggio, martedì 20 ottobre 2020, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Cassano d’Adda hanno arrestato in flagranza un 26enne marocchino, senza fissa dimora, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, transitando lungo la Sp 525, hanno notato due uomini in prossimità di un canale di irrigazione all’interno di un’area agricola ai confini con Masate, intenti a smuovere il terreno nel probabile tentativo di occultare un involucro. Ritenendo che si trattasse di due pusher, stante le caratteristiche dell’area che consente un facile occultamento, i militari hanno percorso una strada sterrata, aggirando lateralmente i due giovani i quali, alla vista della pattuglia, hanno provato a scappare.
La fuga e l'arresto
Dopo una rincorsa a piedi per circa 200 metri, i militari sono riusciti a fermare il 26enne, trovato in possesso di un borsello con all’interno 113 grammi di eroina, suddivisa in sette involucri, 18 grammi di cocaina in polvere, bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
All’esito della procedura di identificazione, i Carabinieri di Cassano d’Adda hanno accertato che il 26enne era stato già espulso dal territorio nazionale il nel dicembre 2018 a seguito di notifica del decreto di espulsione emesso dal prefetto di Milano.