Incontro con l'autore

L'ultimo libro di Mario Calabresi (in anteprima) fa il pieno al Trivulzio di Melzo

In anteprima nazionale è stato presentato l'ultimo romanzo "Quello che non ti dicono" edito da Mondadori.

L'ultimo libro di Mario Calabresi (in anteprima) fa il pieno al Trivulzio di Melzo
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Neanche l'emergenza sanitaria ha scoraggiato l'Università del tempo libero di Melzo che, nel pieno rispetto delle norme anti Covid, ha voluto ospitare lo scrittore e giornalista Mario Calabresi per la presentazione del suo ultimo libro "Quello che non ti dicono".

In anteprima al Teatro Trivulzio di Melzo

"E' la prima volta che mi capita di presentare un libro prima che esca in edicola... solo l'edicolante di Melzo ne ha delle copie al momento". Con questa battuta Calabresi ha aperto la serata di presentazione della sua ultima "fatica" letteraria presentata ieri, lunedì 19 ottobre 2020, presso il Teatro Trivulzio di Melzo. "Virgilio" dell'occasione,  ad accompagnare il pubblico in un'interessante chiacchierata alla scoperta delle radici e delle motivazioni che hanno spinto Calabresi a scrivere il romando, c'era l'ex sindaco di Melzo e docente universitario Paolo Sabbioni. 

"Quello che non ti dicono"

Nel titolo stesso si nasconde la motivazione che ha spinto il giornalista, già direttore di testate come La Stampa e Repubblica, a tornare a scrivere degli "Anni di Piombo". Un periodo storico che più volte si è intrecciato con la sua attività di giornalista e di scrittore, ma soprattutto con la sua vita. Suo padre, Luigi Calabresi, commissario di Polizia, fu ucciso a Milano il 17 maggio 1972 a seguito di un attentato terroristico.

Dopo aver scritto il mio romanzo "Spingendo la notte più in là"  mi ero ripromesso di non tornare più sugli anni Settanta, sugli Anni di Piombo, sulle vicende vissute dalla mia famiglia e sul terrorismo.

Ha spiegato. Ma la storia di Carlo Saronio lo ha travolto e lo ha portato a riprendere in mano i giornali dell'epoca, le carte, i documenti della Questura, per scoprire quello che non era stato raccontato su un mistero degli anni più bui della storia moderna italiana.

Nasce tutto da un messaggio

E' stato un parente di Saronio, per conto della figlia Marta, a contattare Calabresi e a spingerlo ad aprire un dossier che era finito sepolto sotto 45 anni di silenzi e di non detti. Ne è uscito fuori un libro, fatto di racconti, ricordi, documenti che è stato presentato per la prima volta proprio a Melzo.

Il lavoro di ricerca da me compiuto per ricostruire la vita, riscoprire gli avvenimenti, conoscere chi ai tempi era stato amico e compagno di Carlo mi ha portato a scrivere un libro incredibile. Tanto che se fosse stato un romanzo di mia invenzione mi avrebbero detto che quanto scritto era troppo inverosimile. Invece è tutta realtà.

La cultura che riempie i teatri

Oltre cento persone erano presenti all'appuntamento di lunedì sera, un ottimo risultato se si considerano le limitazioni imposte dall'emergenza Covid. Ma la forza di volontà dell'Utl, l'insistenza e il nome che l'associazione si è creata in tanti anni di attività a Melzo e non solo ha permesso alla città di ospitare una prima firma e un autore di livello assoluto. Un orgoglio per la città testimoniato anche dalla presenza del sindaco Antonio Fusè, dell'assessore alla Cultura Morena Arfani e dei rappresentati delle istituzioni civili e militari locali.

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