La Lombardia chiede il coprifuoco, Speranza dice sì
La richiesta al Governo firmata da tutti i sindaci di capoluogo, dal governatore Fontana e dal Consiglio regionale
Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi "eccezionali" (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle 23 alle 5 a partire da giovedì 22 ottobre: insomma il coprifuoco
La richiesta del coprifuoco
E' la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell'Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus. Una proposta che nasce dalla rapida evoluzione della curva epidemiologica e dalla previsione della "Commissione indicatori" istituita dalla DG Welfare, secondo cui, al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in Terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva.
Inoltre, nella riunione tenutasi oggi, tutte le parti intervenute hanno condiviso l'opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità.
L'ok del ministro Speranza
La richiesta ha incontrato subito l'ok del ministro Roberto Speranza.
"Sono d'accordo sull'ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. - ha dichiarato all'Ansa - Ho sentito il presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore".
La Lombardia si avvia al coprifuoco.