Tamponi positivi

A Cologno si moltiplicano i casi Covid nelle scuole: lezioni a rischio

In un nido comunale sono rimaste in servizio sei educatrici su nove; in una elementare quattro classi sono in quarantena, in un'altra la preside ha lasciato gli alunni a casa prima dell'intervento di Ats

A Cologno si moltiplicano i casi Covid nelle scuole: lezioni a rischio
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A Cologno Monzese si moltiplicano i casi Covid nelle scuole: lezioni a rischio. In un nido comunale sono rimaste in servizio sei educatrici su nove; in una elementare quattro classi sono in quarantena, in un'altra la preside ha lasciato gli alunni a casa prima dell'intervento di Ats.

La moltiplicazione dei casi Covid nelle scuole

Il numero di positivi al Covid tra studenti e personale docente che continua ad aumentare giorno dopo giorno, parallelamente alla quantità di classi messe in quarantena su disposizione dell’Ats e degli Istituti comprensivi. Il tutto mettendo a serio rischio la prosecuzione dell’anno scolastico iniziato appena un mese fa, a prescindere da nuovi lockdown e blocchi dell’attività didattica in presenza che potrebbero essere decisi dallo Stato o dalla Regione.
Tre situazioni registrate a Cologno Monzese nei giorni scorsi raccontano bene (purtroppo) la difficoltà del momento, strettamente legata alla carenza di insegnanti che era palese ancora prima che i plessi riaprissero le porte il 14 settembre. E i tamponi dagli esiti positivi non fanno distinzioni tra scuole di diverso grado.

Il caso del nido Taormina

All’asilo nido comunale Taormina da giovedì sono in servizio solo sei delle nove educatrici totali. Una maestra, infatti, è stata sottoposta al test ed è risultata contagiata. Le altre cinque colleghe sono finite in isolamento fiduciario, avendo pranzato assieme alla collega positiva prima che il suo stato emergesse. Al momento, quindi, sono attive solo tre educatrici, che stanno seguendo la propria "bolla" di bambini, che - da normativa - non deve aver alcun contatto diretto con le altre "mini-classi".

La situazione alla Montale

Alla scuola Montale, a oggi sono quattro le classi a casa in quarantena dopo aver accertato la presenza di casi positivi al Coronavirus. "In questo situazione si fa molta fatica a coprire e a garantire l’insegnamento a tutti i ragazzi rimasti nelle aule, tenendo conto che già si soffriva per la carenza di docenti a seguito delle mancate nomine da parte del Provveditorato e del ministero - ha ammesso l’assessore all’Istruzione e vicesindaco Dania Perego - La Campania ha deciso di chiudere le scuole...". Ma sarebbe opportuno prendere una decisione identica anche in Lombardia? "Posso solo dire che sarebbe davvero un peccato dopo i grandi sforzi fatti per garantire la ripresa delle lezioni - ha proseguito Perego - Tuttavia i problemi li abbiamo sotto gli occhi e sono oggettivi. La situazione è difficile da portare avanti in queste condizioni. Senza docenti è impossibile fare lezione. Come Amministrazione ci siamo subito attivati per garantire i servizi educativi integrativi che fanno capo al Comune per quelle classi costrette a fare didattica a distanza".

La preside dell'Istituto Volta più veloce di Ats

Per una quinta della scuola elementare Vespucci la didattica a distanza è partita mercoledì ancora prima che Ats si esprimesse in merito. In settimana sono emersi due casi positivi tra i bambini. "Subito ho informato personalmente l’Agenzia di tutela della salute e nelle more del procedimento ho optato in via precauzionale per la sospensione della didattica in presenza», ha spiegato la preside dell’Istituto comprensivo Volta Incoronata Nigro. E venerdì l’Ats ha comunicato la decisione di avviare un’indagine epidemiologica sugli alunni, mettendo ufficialmente in isolamento i bambini. "Il mio non è stato un provvedimento sanitario, a differenza di quello emesso da Ats, che ho immediatamente comunicato alle famiglie tramite il registro elettronico - ha specificato Nigro - La Dad proseguirà per questa quinta sicuramente anche settimana prossima".

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