Il trituratore si incaglia su un pozzo di prima falda, nuovo rinvio
Non è stata avviata l'opportuna richiesta per scavarlo. Città metropolitana rimanda tutto di altri due o tre mesi.
Oggi mercoledì 30 settembre 2020, era il grande giorno della conferenza di servizi convocata da Città metropolitana sul trituratore di inerti di Cernusco sul Naviglio. E mentre tutti attendevano di vedere il pollice all'insù o all'ingiù, è arrivato il colpo di scena dilatorio: Palazzo Isimbardi ha rinviato tutto. Ancora una volta. Se ne riparlerà tra due o tre mesi.
Pozzo di prima falda
Tra la documentazione che la Demid, la società che intende realizzare l'impianto a Ronco sul confine con Bussero e vicino a quello di Cassina, ha presentato alla ex Provincia per ottenere il via libera all'impianto c'era l'indicazione di scavare e attivare un pozzo di prima falda. Esso avrebbe principalmente lo scopo di nebulizzare l'acqua per far decadere le polveri che si genereranno in un raggio molto prossimo al sito, così da non creare disagi nel circondario. Città metropolitana ha però indicato la necessità, per realizzarlo, di ottenere un permesso a parte pubblicato sul Burl, il Bollettino ufficiale della Regione.
Nuova pubblicazione
A far data da tale passaggio, scatteranno 30 giorni per le eventuali osservazioni. L'ex Provincia ha dato indicazioni perciò, scaduto il termine, di rielaborare un nuovo progetto complessivo, che tenga conto anche di quelle eventuali indicazioni che saranno depositate e di pubblicarlo sul portale regionale Silvia. "Da qui ci sarà nuovamente spazio per le osservazioni e solo successivamente sarà riconvocata la conferenza di servizi, che allora sarà davvero definitiva", ha spiegato la presidente del Consiglio comunale di Cassina de' Pecchi Eliana Capizzi.
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