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Ottobre di nuovo negativo per il mercato dell’auto

In Europa torna il segno meno, l’Italia accusa l’esaurimento degli incentivi estivi. Ottobre di nuovo negativo

Ottobre di nuovo negativo per il mercato dell’auto
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Ottobre di nuovo negativo per il mercato dell’auto. Torna il segno meno in Europa, dopo il timido segnale di ripresa registrato a settembre, che rimane finora l’unico mese con segno positivo di tutto il 2020. I dati diffusi dall’Associazione dei Costruttori Europei (ACEA) indicano 1.129.223 vetture immatricolate nell’area continentale (UE+Efta+UK), con un calo di circa 86 mila unità (-7,1%) rispetto a ottobre 2019. Il totale dei primi dieci mesi registra 9.696.928 auto immatricolate: rispetto allo stesso periodo del 2019 mancano all’appello ben 3.635.632 unità, una riduzione del 27,3%.

Ottobre di nuovo negativo

Se a settembre Italia e Germania, con i loro aumenti, avevano contribuito a riportare il segno più a tutto il continente, nel mese di ottobre anche questi due mercati sono tornati in deficit (rispettivamente Italia -0,2%, Germania -3,6%). Perdite pesanti anche per gli altri tre maggiori mercati europei, fra i quali a soffrire di più sono Spagna (-21%) e Francia (-9,5%), un po' meno il Regno Unito (-1,6%). Per la cronaca, gli unici paesi con segno positivo nella UE sono la Romania (+17,6%) e l’Irlanda (+5,4%). In Italia, esauriti gli incentivi estivi, il mercato è subito tornato in stagnazione, aumentando il pesante calo su base annua rispetto al 2019 (-30,9%), fra i più alti in Europa.

La situazione in Italia

Il mercato delle autovetture, secondo quanto diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese di ottobre ha immatricolato 156.978 unità, in linea con le 157.262 dello stesso periodo dello scorso anno (-0,2%). Oltre 500.000 sono le vetture perse nei 10 mesi dell’anno che segnano un pesante calo del 31% con 1.123.194 unità che si confrontano con le 1.625.500 del gennaio-ottobre 2019.

Crescono ibride, plug-in ed elettriche

Sotto il profilo delle alimentazioni il mese di ottobre registra una riduzione per il benzina che perde ben 14,3 punti, fermandosi al 31,5% di quota, a ridosso del 30,8% di quota del diesel che perde 5 punti di rappresentatività, per una flessione delle immatricolazioni del 14,6%. Il metano perde il 45% fermandosi all’1,6% di quota, mentre crescono le vendite del Gpl, al 7,3% del totale mercato. Crescita esponenziale a tre cifre per ibride, plug-in ed elettriche che salgono rispettivamente al 24,7% di quota (+17,3 punti), al 2,3% (dallo 0,5% di un anno fa), all’1,8% del totale, triplicando la quota di mercato.

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