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Non potete proprio fare a meno di sciare? In Svizzera si arriva senza controlli

Viaggio sci nel baule attraverso due zone rosse fino a uno Stato nemmeno comunitario.

Non potete proprio fare a meno di sciare? In Svizzera si arriva senza controlli
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E' l'esperimento portato con successo a termine da una giornalista dell'agenzia di stampa nazionale Agi. Forse un caso isolato, magari le andata bene... ma è impressionante quanto sia facile andare da Milano alla Svizzera, passando per il Piemonte, senza incappare nemmeno in un controllo (in copertina la dogana elvetica di Gondo).

E per di più il test è stato fatto sabato 28 novembre 2020, quando sia la Lombardia che il Piemonte erano ancora zone rosse. Se poi ci aggiungiamo il valicare il confine di uno stato estero nemmeno membro della Ue, l'impresa lascia ancora più colpiti.

In Svizzera si arriva per sciare senza controlli

Da Prima Novara

Una bella mattina, Annalisa Cretella ha caricato in macchina i propri sci. Ha lasciato Milano, s'è diretta vrso Nord sull'autostrada A8 dei Laghi, poi è entrata in provincia di Novara, quindi su lungo la Val D'Ossola fino a passare in Svizzera nel Canton Vallese. Totale, circa 230 chilometri, un tre ore e mezzo di viaggio.

Con le norme attualmente in vigore in Italia gli spostamenti fra regione e regione sono ancora vietati (e probabilmente lo saranno anche sotto le festività natalizie) nonché gli impianti sciistici chiusi. In Svizzera, invece, gli impianti sciistici sono già aperti e gli italiani evidentemente sono i benvenuti.

Tre caselli autostradali sono stati passati indenni, sulle provinciali piemontesi nessun posto di blocco. E alla frontiera? A Isella via senza nemmeno mostrare i documenti, nella parte svizzera in ingresso, a Gondo, identica desolazione in dogana. Da lì alle piste e alla sospirata sciata poi è stato praticamente un attimo.

Ma naturalmente non dovrebbe essere così...

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