Situazione critica

Non piove da ormai 100 giorni: con la siccità, per il Po ora è allarme "cuneo salino"

Il mare è risalito già di decine di chilometri in Emilia e Veneto. In quest'ultima regione rinviate le semine. Allerta anche in Lombardia e a San Marino.

Non piove da ormai 100 giorni: con la siccità, per il Po ora è allarme "cuneo salino"
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Con il naso all'insù ormai da mesi e quotidianamente impegnati a consultare le previsione meteo. Non piove da ormai 100 giorni: con la siccità, per il Po ora è allarme "cuneo salino".

Non piove da 100 giorni, dal Nord al Centro Italia è allarme

Quelli che durante la fase centrale dell'inverno erano tenuti sotto osservazione quasi come dei "semplici" o comunque abbastanza ricorrenti capricci del meteo, con il passare delle settimane stanno invece facendo scattare un vero e proprio allarme che, ironia del destino, ha avuto il suo culmine proprio in concomitanza con la Giornata mondiale dell'acqua di ieri, martedì 22 marzo 2022.

Del resto, nelle zone di pianura è stato un inverno quasi drammatico: la neve non si è vista neanche con il binocolo e, appunto da ormai cento giorni, mancano anche le precipitazioni piovose. Una situazione critica che interessa principalmente Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e San Marino.

Le Regioni dove non piove

Per la Lombardia dove già nei giorni scorsi su Milano era scattato l'allarme sulla mancanza di precipitazioni piovose, proprio nella giornata di ieri è stato il governatore Attilio Fontana a riportare la questione al centro dell'attenzione:

"La giornata dedicata al valore dell'acqua ci fa riflettere sull'importanza di ridurre il suo spreco. Una considerazione che in Lombardia, oggi più che mai, risuona forte e decisa dopo oltre 100 giorni di mancanza di vera pioggia".

Intanto, anche i Comuni stanno prendendo misure ad hoc: Bergamo, ad esempio, ha vietato di lavare le auto.

Non va certo meglio in Veneto dove l'assenza di pioggia da più di tre mesi ha portato alla drastica, sofferta, ma inevitabile decisione di rinviare la semina.

Del resto, il quadro nella Regione del governatore Luca Zaia è quasi desolante: fiumi in secca, falde bassissime, serbatoi nivali dimezzati. Soffre il settore idroelettrico e soffre l'agricoltura dove, oltre appunto al rinvio della semina, gli operatori del settore stanno studiando come organizzarsi.

Non va meglio, anzi, la situazione è forse ancor più preoccupante in Emilia Romagna dove il Po e altri fiumi sono in secca e minacciano l'agricoltura.

Con la siccità, per il Po ora è allarme "cuneo salino"

In queste ore, parlando di fiumi, gli occhi sono giocoforza concentrati principalmente sul Po dove con la siccità ora è allarme "cuneo salino".

Sul nostro maggiore fiume la situazione di criticità riguarda soprattutto alcune aree a Nord Ovest e vanno a incidere la portata del fiume fino praticamente al suo Delta.

Tanto che per il Po, dove una situazione così drammatica non si viveva da 50 anni, si è tornato a parlare di allarme per il cuneo salino. In buona sostanza, la situazione che si viene a creare quando, mancando acqua nei fiumi, il il mare risale gli alvei, "invade" il fiume, mettendo a rischio l'acqua potabile e le irrigazioni dell'agricoltura.

Tanto per essere chiari, in alcune aree del Veneto e dell'Emilia il mare Adriatico sta "risalendo" verso il fiume ormai di alcune decine di chilometri. Se non pioverà a breve, tutto ciò potrebbe causare danni ingentissimi per l'agricoltura, ma anche per il vivere quotidiano, tanto che l'acqua potabile verrà razionata già da questi giorni.

Una situazione che resta grave anche per quanto riguarda gli affluenti. Nella zona di Modena il Secchia è quasi completamento a secco.

 

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