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Covid, le regole per andare in spiaggia in questa estate 2021

Al mare, sulla sabbia, al ristorante ma anche nei campeggi: tutte le risposte.

Covid, le regole per andare in spiaggia in questa estate 2021
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Ve li ricordate i pannelli di plexiglass che dovevano fare da divisorio fra un ombrellone e l'altro nella prima estate a contatto con il Covid del 2020? Ovviamente è finito tutto con un nulla di fatto... e dopo un altro anno di convivenza e ricerca scientifica sul virus che ha paralizzato il pianeta ora abbiamo qualche informazione utile in più. Ci si prepara a prenotare le vacanze estive ed è legittimo domandarsi come dovremo comportarci in spiaggia e al mare durante la stagione dell'assalto ai lidi.

Futuristici progetti per l'estate dello scorso anno...

Covid e spiagge 2021

Riaprono le spiagge: alcune regioni sono partite prima di altre, ma il comune denominatore sono le regole anti Covid, che devono essere ancora osservate. A fare fede, al momento, sono le Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Massimiliano Fedriga, il 20 maggio 2021 ha aggiornato il documento, successivamente trasmesso al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute affinché le linee guida possano essere adottate con ordinanza in attuazione dell’articolo 12 del Decreto-legge 65/2021.

Stabilimenti balneari, spiagge attrezzate e libere

Partiamo dalle indicazioni che si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere e vanno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative alle piscine per l’attività natatoria e ai servizi di ristorazione, ove presenti:

  1. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le
    misure di prevenzione da rispettare.
  2. Rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti dello stabilimento.
  3. Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un
    periodo di 14 gg.
  4. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.
  5. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il
    personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione prodotti igienizzanti per le mani. In ogni
    caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
  6. Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare
    assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
  7. Favorire, per quanto possibile, l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti,
    soprattutto durante le ore più calde.
  8. Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una
    superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della
    spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
  9. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 m.
  10. Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici,
    etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.
  11. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di
    persona o nucleo familiare, e in ogni caso ad ogni fine giornata.
  12. Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.
  13. È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
  14. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf,
    windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento
    interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario
    rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

In albergo e al ristorante

Ma la vacanza non è solo spiaggia: come ci si comporterà nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere?
Per la ristorazione, si evidenzia in particolare la necessità di disporre i tavoli in modo da assicurare il
mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in caso di scenario epidemiologico ad alto rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors).

Vediamo ora le regole generali per le strutture ricettive:

  1. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia
    ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di
    prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
  2. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.
  3. Promuovere e facilitare il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).
  4. Il distanziamento interpersonale non si applica ai membri dello stesso gruppo familiare o di conviventi, né
    alle persone che occupano la medesima camera o lo stesso ambiente per il pernottamento, né alle
    persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale.
  5. La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in
    alternativa, il personale dovrà indossare la mascherina in tutte le occasioni di contatto con gli utenti. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi
    automatizzati di check-in e check-out ove possibile. Resta fermo l’obbligo di provvedere al riconoscimento
    dell’ospite in presenza, prima di effettuare la comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza.
  6. Mantenere l’elenco dei soggetti alloggiati per un periodo di 14 giorni: tale adempimento si considera
    assolto con la notifica alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza. In caso di utilizzo da parte dei soggetti
    alloggiati di servizi accessori (es. piscina, ristorante, centro benessere, etc.) non è necessario ripetere la
    registrazione.
  7. L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, a pulizia e disinfezione
    del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
  8. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni chiuse. Negli ambienti comuni all’aperto, la mascherina deve essere indossata quando non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro, mentre il personale è tenuto sempre all’utilizzo della mascherina in presenza dei clienti e
    comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un
    metro.
  9. È necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale. È consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani.
  10. Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura dovrà essere disinfettato prima della consegna all’ospite.
  11. L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la
    mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare, conviventi
    e persone che occupano la stessa camera o lo stesso ambiente per il pernottamento, e per le persone
    che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale (detto ultimo
    aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
  12. Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli
    ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
  13. Mantenere aperte, il più possibile, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti.

E in campeggio?

  1. Gli ospiti devono sempre utilizzare la mascherina nelle aree comuni chiuse (es. attività commerciali, spazi comuni, servizi igienici), e comunque sempre quando non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro (ad eccezione degli appartenenti allo stesso nucleo familiare o dei
    soggetti che in ogni caso condividano gli ambienti per i pernottamenti). Durante l’attività fisica non è
    obbligatorio l’uso della mascherina.
  2. I mezzi mobili di pernottamento degli ospiti (es. tende, roulotte, camper) dovranno essere posizionati
    all’interno di piazzole delimitate, in modo tale da garantire il rispetto delle misure di distanziamento tra i
    vari equipaggi, comunque non inferiore a 3 metri tra i 2 ingressi delle unità abitative, qualora frontali. Il
    distanziamento di almeno 1,5 metri dovrà essere mantenuto anche nel caso di utilizzo di accessori o
    pertinenze (es. tavoli, sedie, lettini, sedie a sdraio).
  3. Raccomandazione agli occupanti della piazzola di pulire e disinfettare gli arredi esterni oltre a quelli interni.
  4. Per i servizi igienici ad uso comune, considerata la peculiarità degli stessi nel contesto di queste strutture,
    sono introdotti interventi di pulizia da effettuare almeno 2 volte al giorno. In ragione di una maggiore
    affluenza degli ospiti, nel caso di occupazione superiore al 70% delle piazzole sprovviste di servizi igienici
    presenti nella struttura (escludendo quindi case mobili, bungalow e piazzole con servizi privati), la pulizia
    e la disinfezione sarà effettuata almeno 3 volte al giorno.
  5. L’intervento di manutentori/dipendenti negli appartamenti in presenza degli ospiti dovrà essere effettuato
    in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno un metro.
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